Una perdita assai modesta, ma pur sempre una perdita. Il 2009 della telefonia mobile va in archivio in passivo con un decremento alla voce volumi dello 0,9%, in virtù dei 1,2 miliardi di cellulari (un miliardo e 211 milioni per la precisione) venduti nel corso dell'anno. Nel quarto e ultimo trimester le buone notizie non sono comunque mancate: le consegne su scala globale sono arrivate a quota 340 milioni di unità per un salto in avanti dell'8,3% rispetto allo stesso periodo del 2008. I dati in questione sono quelli appena pubblicati da Gartner e confermano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, come gli smartphone continuino a essere un salvagente irrinunciabile per i produttori, al pari dei modelli low cost, che hanno favorito il previsto boom di domanda in mercati quali Cina e India. Chiuso quindi un altro anno difficile, per il 2010 gli analisti sono ottimisti: i prezzi medi di vendita dovrebbero stabilizzarsi, pur rimanendo forte la pressione competitiva fra i vari attori in gioco, e le vendite tornare a crescere a doppia cifra.
Chi sale e chi scende
Fra i primi cinque vendor di cellulari al mondo, due (Samsung e Lg) hanno guadagnato market share e tre (Nokia, Motorola e Sony Ericsson) hanno invece perso qualche punto. Le aziende coreane, è non è certo una sorpresa, hanno continuato a rosicchiare spazi alla concorrenza e allo stato attuale coprono il 30% della domanda mondiale, rispetto al 25% catturato nel 2008. Nokia rimane comunque saldamente in testa al ranking con una quota del 36,4% (per complessivi oltre 440 milioni di telefonini spediti nell'anno) e ciò che evidenzia Gartner è soprattutto il fatto che i cinque marchi sopracitati hanno perso 4,4 punti di share (scendendo dal 79,7% al 75,3%) a favore di Apple, Research in Motion e altri "specialisti" in campo smartphone.
Lotta sempre più accesa negli smartphone. Windows Mobile perde ancora terreno
Destinati a incidere per oltre un terzo nell'economia dell'industria dei cellulari in tempi brevi, i telefonini intelligenti hanno chiuso il 2009 con un venduto globale di oltre 172 milioni di unità (di cui 53,8 milioni nel solo quarto trimestre) e un salto in avanti in volumi del 23,8% anno su anno. Apple e Rim sono le aziende che più hanno beneficiato del momento d'oro di questo settore arrivando a conquistare rispettivamente il 14,4 e 19,9% della domanda mondiale. Il sistema operativo dell'iPhone, in particolare, ha scavalcato al terzo posto Windows Mobile, che paga il ritardato rilascio della versione 7 e vede ridursi la propria fetta dall'11,8 all'8,7%. Google, per contro, ha fatto con Android dei sostanziali passi in avanti e stando alle rilevazioni di Gartner può vantare oggi una quota di mercato del 3,9%, quota destinata a crescere ancora nel corso del 2010. In linea generale, negli smartphone a dettar legge è sempre Nokia, anche se la quota di mercato della piattaforma Symbian (installata per lo più a bordo dei telefonini della casa finlandese) è scesa nel 2009 al 46,9%, in flessione di 5,4 punti. Nell'immediato futuro sono tre, a detta degli analisti, i temi caldi da tenere sotto osservazione: lo sviluppo di Android, la reazione del mercato al cambio di strategia operato da Nokia sulle piattaforme operative (con l'apertura totale e i previsti estesi aggiornamenti di Symbian e il lancio in collaborazione con Intel di Meego) e le mosse di Samsung relativamente al suo nuovo software proprietario Bada.
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