Nokia, seguita da Rim, terza Apple (in crescita), infine Htc e Samsung. Poi tutti gli altri. Questa, in sintesi, la classifica delle aziende impegnate negli smartphone aggiornata al quarto trimestre dello scorso anno. In questo periodo fiscale sono state vendute 38,1 milioni di unità con un incremento del 3,7 per cento rispetto allo stesso lasso di tempo del 2007; complessivamente, nel 2008 il comparto dei telefonini "smart" ha fatto registrare 139,3 milioni di esemplari distribuiti. Questo dato equivale a un aumento del 13,9% rispetto a due anni fa. Dunque, nella sua totalità, il segmento preso in esame ha mostrato una crescita tutto sommato interessante anche in considerazione di un mercato che ha subito una forte congiuntura economica. "Dopo un terzo trimestre 2008 ricco di nuovi prodotti, il periodo fiscale successivo ha visto ben poche novità e il peggioramento del clima economico ha continuato a rendere inavvicinabili i piani dati che gli operatori associano agli smartphone", spiega Roberta Cozza, direttore delle ricerche per Gartner. Che ha fornito i dati aggiornati sulle vendite: l'interesse nei confronti di questi dispositivi è aumentato da parte dei clienti e degli operatori telefonici. Tanto che "Samsung, Rim, Htc e Apple hanno visto aumentare volumi e market share nello scorso anno, grazie alla loro capacità di fornire apparecchi sempre più interessanti e dotati di interfacce touch".
Un trimestre di cambiamenti
Analizzando più nello specifico i numeri registrati da Gartner nel corso del 2008, balza all'occhio come Nokia rimanga il punto di riferimento del settore, nonostante per la prima volta dopo diversi anni faccia registrare un numero negativo. Il mercato degli smartphone vale circa il 12 per cento di quello della telefonia nella sua totalità (era l'11% nel 2007). L'azienda finlandese nel quarto trimestre dello scorso anno ha venduto 15.562.000 unità, pari a circa il 16,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2007. Comunque tantissimi: il numero di dispositivi venduti solo da Nokia equivale a circa la somma di tutti quelli distribuiti dalle altre quattro aziende della Top5. Cioè, Rim (che controlla il marchio BlackBerry) con 7.443.000 smartphone (+85%), Apple con 4.079.000 unità (+112%), Htc con 1.632.000 pezzi (+20%) e Samsung con 1.598.000 apparecchi (+138%). Quest'ultima per la prima volta entra nel novero delle cinque principali aziende del comparto per merito dell'Omnia. Tirando le somme, iPhone e BlackBerry hanno trainato le vendite, anche se il Melafonino ha subito un calo di vendite rispetto al trimestre precedente sfiorando quota 2 milioni di pezzi complessivi da ottobre a dicembre. Rim ha beneficiato di prodotti innovativi che si sono dimostrati vincenti: Gartner cita lo Storm, mentre Htc può vantare il successo del G1, il primo smartphone basato su Android. Proprio la battaglia tra i sistemi operativi si appresta a diventare pressante nel corso del 2009, almeno stando ai dati mostrati nel 2008. Sempre nel trimestre preso in esame, Symbian ha subito il ritorno degli avversari con una diminuzione del 21,6% della sua quota di mercato, attestata al 47,1%. Ne hanno guadagnato Rim salito a un market share del 19,5% (+85%) e Mac Os X con il 10,7% (+112%); Windows Mobile ha sostanzialmente confermato il dato del 2007 portandosi al 12,4% (+8%), perdendo però una posizione in fatto di diffusione: solo terzo. Linux ha guadagnato il 19,4% raggiungendo una quota di mercato dell'8,4%: Gartner precisa che almeno il 20% della vendite di smartphone basati piattaforma open source sono spinti da Android.
Il mercato nella sua totalità
Finora abbiamo analizzato i dati del quarto trimestre fiscale del 2008 confrontandoli con quelli dello stesso periodo del 2007. Prendendo in analisi i dati relativi a tutto l'anno scorso, alcuni traguardi sono ulteriormente confermati. Sul fronte delle aziende, Nokia ha venduto quasi 61 milioni di smartphone, pari al 43,7% del mercato con un guadagno dello 0,8 per cento rispetto all'anno prima. Rim vanta ora un market share del 16,6% e Apple dell'8,2%: sono le aziende che sono cresciute con un ritmo esplosivo rispettivamente del 96,7% e del 245,7%. Peccato, però, che la somma delle unità vendute sia inferiore a 45 milioni, meno del leader finlandese. La quota di Htc è cresciuta del 58,5% portandosi a 4,2 punti percentuali. Questo andamento ha avuto influssi anche sul piano dei sistemi operativi. La pressione dalle nuove piattaforme apparse di recente sugli smartphone e un declino nelle vendite di Nokia, oltre a un declino sul fronte giapponese, non ha giovato a Symbian. Che rimane irraggiungibile con un market share del 52,4% (-6,1%), seguito da BlackBerry OS al 16,6% (+96,7%) e da Windows Mobile all'11,8 per cento (+12,2%). L'iPhone non è riuscito a spingere Os X oltre l'8,2% seppure con un guadagno di 246 punti percentuali rispetto al 2007, quando il Melafonino era distribuito (ufficialmente) solo negli Stati Uniti e in pochissimi altri Paesi. Linux ha subito poco l'effetto spinta di Android: il dato riferito a 12 mesi corrisponde a una quota dell'8,1%, una diminuzione di 4,2 punti rispetto al 2007. Infine, Palm ha guadagnato il 42,2 per cento nel 2008 portandosi a un market share dell'1,8%. "Nel 2009, i sistemi operativi per smartphone saranno uno dei principali terrenti di battaglia perché cresce l'esigenza di un'esperienza d'uso differente e conquista un ruolo sempre più determinante l'ecosistema", spiega Cozza. Come dire che i nascenti "application store", ovvero i negozi virtuali raggiungibili direttamente dal telefonino per acquistare e scaricare applicazioni accessorie, aiuteranno a fare la differenza.
