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Nokia: «Sempre più internet company per battere la crisi»

dall'inviato Mario Cianflone

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Olli-Pekka Kallasvuo presidente e ceo di Nokia, in un disegno di Dariush Radpour

BARCELLONA - Nokia sfida la crisi e prova a immettere fiducia scommettendo su innovazione e tecnologia: «Il mercato evolve e dobbiamo avere la forza di andare avanti» afferma Olli-Pekka Kallasvuo, il presidente e amministratore delegato della casa finlandese in un'intervista concessa al Sole 24 Ore in occasione del Nokia World in corso a Barcellona.

Le sfide per il futuro
Ma in cosa si sta trasformando Nokia? In una internet company focalizzata sui servizi online o seguiterà a essere un produttore di hardware, di dispositivi per la comunicazione mobile a metà strada tra la tecnologia, il design e il fashion business? Non ha dubbi Kallasvuo, il Ceo al comando del colosso finlandese alle prese con un settore che muta, con nuovi competitori come Apple, Google, Microsoft e Htc che si affacciano mentre sul mercato dei cellulari si attende se non la crisi quanto meno la fine del periodo di vacche grasse. Con i margini che rischiano di diventare una chimera per molti costruttori hi-tech. «Nokia – dice – diventerà sempre più una internet company con un focus sui servizi, ma la nostra sfida non è solo abbracciare queste nuove opportunità, ma combinare quanto di buono abbiamo costruito con le nuove tecnologie e i nuovi modelli di consumo che avanzano. Il nostro impegno è far sposare il business storico dei device con quello dei servizi. L'hardware è, e resta, fondamentale ma dobbiamo costruire anche modelli di business sui servizi online che a loro volta imprimeranno un impulso alle vendite di dispositivi. La nostra ambizione è riuscire a mettere in pista nuove fonti di fatturato basate non solo sul hardware ma anche sul software e i servizi».

È una sfida difficile costruire la Nokia 2.0, ma che non pare preoccupare Kallasvuo. «Non sarà facile, ma è per noi fondamentale integrare culture differenti, legate a tecnologie e mercati diversi. Abbiamo creato team specifici per combinare il vecchio, che è solido, con il nuovo che avanza. Al momento la percentuale dei servizi sul resto del fatturato è bassa, ma deve crescere e per questo abbiamo creato un'unità dedicata. La nostra strategia si basa dunque sul far leva sull'enorme base installata: i nostri utenti sono circa un miliardo in tutto il mondo. E vedo grandi opportunità per creare una nuova Nokia che sia in grado di combinare internet così come l'abbiamo concepita finora con il mondo mobile». Ed è una trasformazione che dovrebbe avvenire senza traumi: un'evoluzione naturale. «Il business dei cellulari, e soprattutto dei mobile computer, come li chiamiamo ora, continuerà a crescere e noi siamo entrati nell'era del personal internet: un mondo dove tutti sono connessi».

Questa è dunque la visione del web mobile secondo Nokia: internet, che dal computer fisso è passata prima a quello portatile per entrare, adesso, nelle tasche di tutti. A portata di mano. Anzi di dito, vista la moda imperante del touch screen.

Prime crepe per il settore
La crisi dei consumi inizia però a farsi sentire anche nel settore finora in costante crescita dei cellulari. Gli analisti di Gartner ipotizzano, infatti, un calo fino al 4% nel 2009 rispetto al 2008 anche a causa della brusca frenata che interesserà la regione Asia Pacifico. Il Giappone, mercato dal quale Nokia è appena uscita, ha registrato nel terzo trimestre di quest'anno una flessione del 28% rispetto allo stesso periodo del 2007. In Europa nel medesimo periodo si è vista una contrazione dell'8% e secondo Gartner il saldo negativo sarà per tutto il 2008 di circa 20 milioni di cellulari. Il dato globale del terzo trimestre è in crescita del 6% grazie ai 309 milioni di cellulari venduti in tutto il mondo, ma è un dato sensibilmente inferiore rispetto alla crescita a due cifre (+16%) dell'anno scorso.

Di conseguenza i grandi produttori, Nokia e Samsung in testa, hanno lanciato una sorta di allarme. Ma in un panorama al ribasso un'area sembra brillare ed è quella degli smartphone. Secondo dati di Strategy Analytics, i cellulari evoluti (tipo iPhone, BlackBerry e Nokia N series) potrebbero registrare un considerevole salto in avanti, stimato al 35%, anche nel 2009. Un incremento decisamente più corposo rispetto al tasso di crescita dell'intero mercato dei cellulari, che non andrà probabilmente oltre il 3%.

Abi Research sostiene inoltre che entro il 2013 saranno venduti oltre 530 milioni di smartphone nel mondo rispetto ai circa 130 milioni previsti per quest'anno. Un dato che lascia inoltre pensare che il volume del traffico web via cellulari aumenterà in modo notevole nei prossimi anni. Ed è su questo mercato – dice Kallasvuo – che Nokia vuole mantenere salda la sua leadership. «Stiamo disegnando un mondo nuovo dove tutti saranno connessi, ma per vincere anche in momenti di crisi e di contrazione è fondamentale seguitare ad innovare e a investire. Occorre certo controllare i costi in modo efficiente ma bisogna andare avanti, ideare nuovi business e individuare le possibilità di mercato».

  CONTINUA ...»

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