Oltre il 40% degli smartphone venduti nel 2009 "giravano" su Symbian, il che la dice lunga sulla forza che Nokia può ancora oggi dimostrare al cospetto di rivali in continua ascesa che si chiamano Apple e Rim. Le due compagnie americane sono quelle che più hanno beneficiato del momento d'oro di questo settore arrivando a conquistare rispettivamente il 14,4 e 19,9% della domanda mondiale, che ha superato quota 172 milioni di unità (di cui 53,8 milioni nel solo quarto trimestre) con un salto in avanti in volumi del 23,8% anno su anno. Il sistema operativo dell'iPhone, in particolare, ha scavalcato al terzo posto Windows Mobile, che paga il ritardato rilascio della versione 7 e vede ridursi la propria fetta dall'11,8 all'8,7%. Google, per contro, ha fatto con Android dei sostanziali passi in avanti e stando alle rilevazioni di Gartner può vantare oggi una quota di mercato del 3,9% (che sale al 9% negli Usa). Una quota destinata a crescere ancora nel corso del 2010 anche in relazione al successo del Nexus One, il primo vero googlefonino della casa californiana (prodotto da Htc), che debutterà in Europa il 30 aprile con Vodafone Uk per arrivare poi subito dopo anche nei negozi italiani. In attesa di capire se gli operatori mobili metteranno o meno i bastoni fra le ruote a Google, rivendicando una sorta di tassa da imporre alle Web company per sostenere gli investimenti necessari a potenziare le capacità di banda delle reti cellulari dove viaggiano video e contenuti multimediali, la sensazione è che al di qua dell'Oceano i terminali androidi faranno un po' più di fatica ad affermarsi. Ma saranno comunque un concorrente di tutto rispetto per i prodotti della concorrenza.

In linea generale, a dettar legge negli smartphone è sempre e comunque Nokia, sebbene nel 2009 la quota di Symbian sia scesa di 5,4 punti. Nell'immediato futuro erano fino a pochi giorni fa tre, a detta degli analisti, i temi caldi da tenere sotto osservazione. Lo sviluppo di Android, il cambio di strategia operato dalla casa finlandese sulle piattaforme operative (con l'apertura totale e i previsti estesi aggiornamenti di Symbian) e le mosse di Samsung relativamente al suo nuovo software proprietario Bada. Ora c'è l'entrata in scena di Hp che si è comprata Palm. Stando ai dati di Gartner, gli smartphone con a bordo WebOs venduti lo scorso anno sono stati circa 1,2 milioni, pari allo 0,7% del mercato globale dei super cellulari. Pensare che questo sistema operativo possa in tempi brevi dare fastidio a quelli oggi dominanti è probabilmente azzardato; potrebbe, osserva qualcuno, rubare vendite a Linux o a Windows, difficilmente all'iPhone o ai Blackberry. Vedremo. Intanto altre indagini di società specializzate, come Appcelerator, confermano il grande appeal degli sviluppatori per le piattaforme mobili di Apple (iPad compreso) e anche l'elevato indice di gradimento per Android, che distanzia in modo evidente in questa speciale classifica sia BlackBerry Os che Windows Phone. WebOs, il sistema operativo di Palm, viene invece visto come riferimento da una minoranza di sviluppatori americani, praticamente gli stessi che hanno già manifesto interesse per la neonata piattaforma Meego di Nokia. Le indicazioni che provengono dal campo, in sostanza, dicono che sarà una corsa a due fra Apple e Android per accaparrarsi le preferenze di chi scrive i programmi da scaricare sugli smartphone dai rispettivi marketplace di applicazioni. Per Hp, che ha deciso di tornare nel mondo mobile con lecite ambizioni soprattutto in ambito consumer, sarà probabilmente questa una delle prime sfide da vincere.


IL MERCATO DEGLI SMARTPHONE

Fonte: Gartner (Febbraio 2010)