Per l'industria dei cellulari, il 2010 sarà un anno di grandi verifiche: l'ascesa di Android, la riscossa di Windows, la trasformazione di Symbian. Proprio la piattaforma operativa di Nokia pare sia al capolinea, almeno per quanto riguarda gli smartphone di fascia alta. Il gigante finlandese ha compreso benissimo che con il "vecchio" non può andare molto lontano nel settore dei super cellulari, dove serve un sistema operativo "multi tasking" e "computer grade". Un sistema che però è già nelle sue corde e si chiama Maemo: basato su Linux, lo abbiamo visto all'opera nei primi dispositivi tablet di nuova generazione e ora è il cuore del super smartphone N900. Il primo produttore al mondo di cellulari non abbandonerà in ogni caso Symbian, che sarà destinato agli apparecchi per il "mass market" e ai telefonini intelligenti di fascia media e bassa. Non a caso Nokia ha riorganizzato il business mobile costituendo due divisioni: una battezzata "Smartphones" e dedicata solo ai terminali di alto livello dovrebbe puntare tutto su Linux-Maemo, l'altra denominata "Mobile Phones" e focalizzata solo sui cellulari di fascia media e bassa continuare a utilizzare la "vecchia" piattaforma.
Per quanto riguarda Android, invece, le grandi potenzialità di sviluppo della domanda dei Paesi emergenti e il credito che hanno riservato a Google molti produttori e carrier hanno spinto gli analisti di Gartner a prevedere un triplo salto in avanti della sua diffusione da qui a tre anni. Nel 2012 la fetta di mercato nei sistemi operativi per smartphone di Android intorno al 15%. Il segmento più ricco del mercato mobile vedrà comunque Symbian rimanere una prima scelta con una share pari al 39% mentre Apple e il suo sistema per iPhone avrà un market share del 14% e Research in Motion e la sua piattaforma BlackBerry OS dovrebbero catturare da parte sua circa il 12% delle vendite. Se Android è una scommessa ancora tutta da vincere, la sfida che deve superare Microsoft con i "suoi" Windows Phone non è da meno: la quota di mercato negli smartphone di Windows Mobile è scesa a fine 2009 sotto il 10% e non sarà facile per il colosso di Redmond recuperare il terreno perduto. Anche perché, rilevano gli analisti, il mercato sta virando da una parte verso l'open source (Android, Maemo, Palm Os) e dall'altra sta premiando ambienti operativi molto chiusi come quelli di Apple o Rim. Microsoft sta nel mezzo e Symbian, dicono gli esperti di marketing, ha meno "appeal" per gli sviluppatori rispetto ad Android.