Utente
Sacro alle Amministrazioni, pubbliche e no, l'Utente costituisce l'incarnazione (quasi) perfetta dell'uomo ideale contemporaneo. Retoricamente agitato nei Piani di Comunicazione delle Aziende come detentore di ogni possibile diritto rispetto alla propria missione, è sistematicamente vilipeso nelle pratiche quotidiane di servizio. Sballottato fra infinite e cavillose derive contrattuali, finisce sempre nel vicolo cieco di qualche distinguo. Soggetto di facile definizione rispetto ai diritti, diviene oggetto di impossibile identificazione nel momento del loro esercizio. Erede naturale del cliente, come l'antenato ha sempre ragione. Peccato che il fondamento giuridico di tale evidenza si perda sempre in un mare di eccezioni.
Giordano Mariani
Degustazione
Un tempo si mangiava, si piluccava, ci si abbuffava.
Oggi si degusta, sempre e ovunque, non intorno al felice luogo, connubio di utilitas e felicitas, tavola, mensa, trapeza che sia.
Alla prima teatrale c'è un calice! L'ascolto è migliore in lieve stato d'ebbrezza?
Programmi itinerari nella Sicilia di Quasimodo? Sono coniugati con degustazione di suini prelibati! Al museo, non è oltraggio trovare al piè della sublime statua, spiaccicato un arancino. Godi, è quello di Montalbano!
Cettina Voza
Blog
All'inizio sembrava un bluff. Ma come, se è così facile farsene uno, saremo invasi da milioni di blog e sarà come non esistano. Chi visiterà chi? Stanze per sfogarsi, mostrare i propri prodotti, fare gossip, proseliti o chiacchiere sui massimi sistemi. Più che un bluff un flop. E invece no, il blog funziona, resiste. Se ha della stoffa il blogger emerge, nel suo campo diventa autorevole. La dimensione ottimale è il collettivo, dove lo staff ruota, a volte, su nomi già noti. Qualità, coraggio, informazione alternativa, scelta delle icone fanno la differenza: pochi buoni tra milioni. Ormai è accreditato fra i nuovi media.
Antonio Fiori
Relais
Si cela nei pressi del Paradiso terrestre, tra ettari di natura lussureggiante e spiaggia seducente. House esclusiva per voi, unica e protetta, per vivere straordinari momenti se siete in compagnia. Per i single pesca o caccia di favolosi romantici partner. Gusterete cibi prelibati
e afrodisiaci, innaffiati da vini pregiati della nostra cantina riccamente e sapientemente fornita. Troverete tutto ciò che desiderate e potrà farvi piacere. Passeggiando nel ridente parco ognuno, se è fortunato, potrà entrare nel mito e incontrare l'uomo o la donna dei suoi sogni: Monica Bellucci o George Clooney, Nonna Berarda o Marcovaldo.
Annamaria Amoroso
Dialogo
Se la politica italiana fosse un film, con una sua trama compiuta, si chiamerebbe "dialogo" il suo edificante lieto fine. Poiché invece essa è un serial tv, mille puntate che tendono a ripetersi, si chiama "dialogo" la buona intenzione destinata a non realizzarsi (quasi) mai. Il risultato un po' paradossale è che per quante volte il dialogo viene evocato, promesso, ribadito, avvistato, da fuori si ha quasi l'impressione che la nostra classe dirigente sia dedicata all'impresa addirittura con abnegazione. Libera infine di litigare scompostamente per tutta la compostezza che ha messo nel cercare di dialogare.
Marco Follini
Ciao, ciao, ciau
Ultimamente le persone quando concludono le telefonate invece che limitarsi ad un semplice «ciao», sciorinano una catena di «ciao ciao» con un'accelerazione finale, come una specie di scioglilingua, in modo da dirne sempre di più. Lo definirei il mito del non saluto... Suona proprio come una promessa di contatto infinito «ciao ciao ciao», fino a che mi puoi sentire, «ciao ciao ciao» anche quando hai attaccato. Un unico «ciao» ormai non basta più, demarca troppo la separazione, il vuoto dell'assenza, in un oggi che ci vede sempre più proiettati nella ricerca di una simbiosi privata, con i nostri cellulari incollati all'orecchio o nelle nostre chat virtuali.
Sandra Maestro