In qualche modo
Nell ‘ epidemia linguistica che tormenta la nostra quotidianità , accanto a " comunque " , " assolutamente sì / no " , " piuttosto che " ( troppo povera la congiunzione " e " ) un posto d' onore spetta a " in qualche modo ": Dopo la perentorietà delle espressioni precedenti , qui il concetto si prende un po' di riposo , si disimpegna , allarga il suo campo semantico , diventa più ecumenico.
Carlo Bevilacqua
Piuttosto che
La locuzione "piuttosto che" significa "anziché". E però, per ragioni non ancora del tutto chiarite, viene ormai da anni proditoriamente adoperata come sinonimo della congiunzione "o" attribuendole un inesistente valore disgiuntivo. Abbiamo le orecchie piene – e non solo quelle – di "piuttosto che" adoperati a sproposito, capaci di confondere e talora persino di innervosire l'interlocutore o lo spettatore. Una lingua "cattiva" non solo è ingannevole ma risulta anche inefficace. L'italiano reclama, anzi esige, un po' di rispetto.
Grazie.
Gaetano Arena
Cellulare
Il cellulare è un mito cococo: non a tempo determinato, ma brevissimo. Il modello da taschino, quello a cozza, o il primo videofonino sono già vintage, ma di serie C, perché indesiderati.
Nelle mani si vedono più cellulari che anelli; gli orecchi subiscono, a malincuore, anche la duplice presenza di questi oggetti imperanti.
Il cellulare - telefonino per i più anziani e cell per i giovani - riflette, fotografando, la nostra corsa affannosa verso chissà cosa. Compriamo, spendiamo, mostriamo, riacquistiamo questo mito opaco, che ci smitizza…ops, scusate: l'allegro di Mozart - povero Wolfgang Amadeus - mi obbliga a rispondere !
Giorgio Santoro
Outlet
E' il non-luogo per eccellenza.
Costruito vicino ad una città, ad uno svincolo autostradale, nel nulla insomma.
Mentre a casa gli oggetti, la luce, ci ricordano ogni momento delle cose, il centro commerciale è il luogo della non-storia.
Finge di essere un centro città, un luogo di passeggio, di incontro, di svago, in realtà le sue stradine delimitano un recinto dove tutto è
condizionato : l'aria è condizionata, gli acquisti sono condizionati, il cibo è condizionato, tutto è già stato pensato
per noi, scelto per noi, provato per noi, testato per noi. Puoi comprare, prelevare per tornare a comprare ...
Per meglio supportare la finzione, sono stati piantati alberi e posizionate panchine.
Si sente ovunque una musichetta che accompagna ogni nostro passo.
E' il posto ideale per smarrire le identità, per dimenticarsi.
Laura Oreglia
L'assoluto
Picconato dalla fisica quantistica, tramonta Einstein. L'Assoluto spadroneggia nel nostro cielo concettuale.
Un presente precario amplifica l'incertezza esistenziale spingendoci ad abbracciare ciò che non muta, a indossarlo come una corazza.
Rispondo "assolutamente" sì o no. Lasciatemi pensare. Pronuncio "assolutamente" e guadagno un tempo supplementare per decidere. La mia risposta sarà casuale quanto l'esito di una partita decisa ai rigori. Risposta di un rigore assoluto.
Finalmente, valori morali assoluti. Basta discussioni! Dubitare è fatica. Voglio più tempo libero. Anche dal dubbio.
La vita perde gli aggettivi e diventa assoluto. Anche quella dello zombie è vita e va difesa. Fin dalla morte.
Armando Ferrari
Antichi sapori
C'era una volta e ancora continua nel rispetto della tradizione. Si sa quando e chi lo ha inventato secoli fa. Però anche il Comune vicino ha un documento che ne attesterebbe l'origine, è querelle. Comunque tra una fetta e l'altra bisogna raffreddare la lama per non alterare i sapori. La vena del legno della botte, lo spessore del bicchiere, tutto accuratissimo. Peccato che oggi il mercato ne richieda milioni di pezzi e allora ci si mettono le quote, la Finanza... Pazienza, in fondo il bisogno di ritualità è meglio sfogarlo così che in qualche setta satanica, che dite?
Annamaria Piccinelli
Buona giornata
Dare o dire "buongiorno" non si usa più.
Lo abbiamo sostituito o, almeno, lo stiamo sostituendo con "buona giornata", copiando per l'ennesima volta, come avverte il professor Beccaria, l'"have a nice day" della lingua anglosassone.
Si tratta di una osmosi con sola andata, non reciproca, dato che non risulta che, a Londra o a New York, sia, per loro fortuna, in voga la traduzione del nostro "attimino".
Luigi Sanguineti
Outlet
Penso sia proprio l'outlet uno dei miti del nostro tempo. Me ne convinco ulteriormente quando, alla domenica, transito accanto alla strada che conduce al nuovo Mito.
Anche d'estate: parcheggi esauriti, auto in coda, dalle quali escono affannati uomini, donne, bambini. Tutti alla rincorsa dell'affare.
Già, perché l'outlet dà proprio questa sensazione: si fa l'affare. Poco importa che spesso si acquistino oggetti inutili, importante è pensare di averci in qualche modo guadagnato. Che è un po' lo specchio del nostro tempo: oramai le relazioni si basano sull'affare, sul guadagno. Alimentando un altro outlet: quello dei valori e dei sentimenti.
Dario Deotto