Volgarità
Occhi studiati
corpi
provati in posa
allo specchio
copiati dal settimanale
Livore esibito
tristiloquio
che offende negli altri
il proprio male interno
il vuoto che dilaga dentro
Lacrima discinta
suono
singhiozzo
modellati sulla scena
succubi ai mediocri
Artificio di riso
mammelle eloquenti
di chirurgie suadenti sottili
cerone impudico
insistite mode
America
paura di pelli e sensi
diversi
obitorio di merci
fascio di luci scabre
Regioni immani d'Asia
d'Affrica
corpi mutili escissi
di donne
nel nome empio di Dio
Menzogna
misura smodata
a prevaricare pensiero
superbia allegra
livida allegria
Ringhio
di guitto su coturni
che dimentica
pallido di morte
la Morte
Tutto questo è Volgare.
Giancarlo Rossi
Piuttosto
Dove andrete in vacanza?Siamo indecisi:non sappiamo se visitare Parigi,piuttosto che Vienna,piuttosto che Roma.E tu?Io,piuttosto che sentire te che dici piuttosto,lavoro tutto il mese.Cos'è questo orrore delle o:un senso di vuoto(o come zero),piuttosto che schifo nell'atteggiare le labbra in una smorfia equivoca,piuttosto che timore di scivolare su una vocale a forma di escremento bovino?O forse la voglia di dare importanza ad un discorso,condendolo con spezie piuttosto fuori luogo?
Paolo Vidotto
La radio
La radio è come il pomodoro condito con chicchi di sale grosso e mangiato a morsi. E' sapori, odori e colori d'infanzia.
La radio è dialogo ed alleanza perfetta far mito e contemporaneità.
Mercoledì 3 luglio 2008. Roma-Firenze, ascoltando (forse) radio 3. Un lieve disturbo, un rumoroso e deciso grrrr grrr, poi il nulla. All'orizzonte nessuna ombra di galleria.
Preghiera in favore dell'amata radio, nel caso qualche esperto in materia inciampi in queste righe. E' troppo mettere in agenda questo micro-problema? Sarei felice e stupita nel notare che la tecnologia avanzata del terzo millennio si avventura in siffatte imprese! Grazie.
Patrizia Tassinari
Rotatorie
Una soluzione al problema del traffico che riguardava un tempo le grandi arterie delle città.
Da un po' di anni a questa parte anche qui nel Nord-Est ( mitico?! ) non si sfugge alle rotatorie: ogni cento metri ce n'è una, sia che ci troviamo in campagna sia nei centri medio-piccoli.
Ridotti di molto i terreni agricoli, colate di asfalto, bitume e cemento avevano lo scopo di velocizzare il sistema di trasporto dei prodotti usciti dalle industrie locali. La competitività, signori, innanzitutto!
Ora gli imprenditori delocalizzano, in Paesi dell'Est Europeo o più lontano, in Cina e stati limitrofi.
Ci sono rimaste le rotatorie, giriamo in tondo, intorno a uno spiazzo circolare, un innesto di strade uni-direzionale: il vuoto al centro. Vagamente mentale?
Luciana Moretto
French manicure
Chi non le ha, le vuole comunque, anche artificiali. Sono le unghie: lunghe, squadrate, con lunetta bianca, il tutto sotto la denominazione di French manicure. Dapprima vezzo chic, ora orpello di ogni signora o signorina che vuole essere alla moda. Dalla barista coatta all'insegnate di aerobica, dalla starlette di soap-opera alla commessa di periferia. Tutte comprese nella costosa e faticosa manutenzione di appendici inutili nate per dimostrare di non aver bisogno di lavorare. Pallide estensioni capaci di artigliare solo l'illusione dell'eleganza, sono così fuori luogo su un'affaccendata mano femminile, tanto da farla sembrare una zampa di gallina.
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