Gian Antonio Stella, Carmine Pascià (che nacque buttero e morì beduino)
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 | Nell'estate del'17, la Libia è una colonia italiana in continua rivolta. Una notte, a Bengasi, il soldato Carmine Iorio si allontana, ubriaco, dall'accampamento. L'indomani si sveglia legato ad un cammello, prigioniero dei libici. Condotto al patibolo, Carmine ha una sola possibilità di salvarsi: combattere al fianco dei ribelli. D'ora in poi, si chiamerà Yusuf el-Muslim e gli italiani saranno i suoi nemici. E' attraverso la sua storia che Stella ci racconta alcune delle pagine più nere del nostro colonialismo.
Carmine Pascià (che nacque buttero e morì beduino)
Rizzoli, 150 pagine.13,50 euro |
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