Libri / Come sopravvivere alle cene mondane
di Silvia Giuberti
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19 dicembre 2008
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 | Le cene mondane sono a rischio intolleranza. Sfilano, tra una portata e l'altra di un Menù Tutto Incompreso, vassoi come sepolcri imbiancati su cui si annidano ingredienti ad alta tossicità cervellotica. Tra antipasto e caffè borbogliano dilemmi viscerali e dotte elucubrazioni. E rimangono tra i denti perplessità e confutazioni. Mentre un'inerme ignoranza fa sentire tutto il suo retrogusto amaro. In tempo di banchetti, festività varie e conversazioni in società sull'onda delle più celebri -da Platone a Babette- tavole cinematofilosofiche, Sven Ortoli e Michel Eltchaninoff (l'uno giornalista e divulgatore scientifico, l'altro Professore di Filosofia presso l'Università di Parigi I) offrono, in brevi capitoli digestivi, pillole saporose di filosofia provvidenziale. Quella che rimanda al mittente -con successo o col minor danno possibile per la propria incolumità socioculturale- le provocazioni di chi sa o finge di sapere. Dei sofisti dei giorni nostri che, ben lontani dalla nobiltà del dubbio socratico, assestano -parola di Premio Nobel per la filosofia, Marcello Yashvili-McGregor Jr, che firma la prefazione- «colpi di clava dialettica con cui nascondere (dolorosamente per la vittima) la propria mancanza di sincerità intellettuale». Che la tavola sia rotonda, rettangolare o ovale, ogni cena mondana allinea cavalieri della citazione colta e della battuta spiazzante. Tra snobismi e sillogismi, tra fumi e Lumi, il duello affetta la sapienza e mette allo spiedo i punti di vista. Dall'arrivo in ascensore, attraversando aperitivi, primi, secondi, insalata, formaggi, dessert, caffè e digestivi, gli arguti autori individuano la tipologia di conservazione più provocatoriamente adatta alle varie fasi del banchetto. E ad ogni portata di citazioni un tipo: il giornalosofo, l'astrologo, il musicologo sbiellato, il ritardatario o l'ipermoderno schiavo del cellulare, chi si assume il compito di rompere il silenzio o di pronunciare parole fatidiche come «ontologia», chi cerca di rimorchiare con il principio di Popper e chi di sedare liti tra i padroni di casa con Spinoza. Niente panico da ignoranza. Attenersi piuttosto ad Epitteto: «Se qualcuno ti dà dell'ignorante e non ti senti offeso, sappi che cominci a essere filosofo». Di fronte a un cane situazionista o alla decostruzione di Batman, attraverso la dietologia epicurea o alla necessità di reincantare il mondo, Ortoli e Eltchaninoff indicano strategie per evitare figuracce o suscitare empatia e ammirazione. L'ansia da commensale si fa pepata con una manciata magica di parole a effetto: il placebo di Zizek, l'Entzauberung, il concetto della girl next door o di massa critica applicata al numero degli ospiti. Un excursus per non prendersi sul serio pur assaggiando temi di seria attualità: tra passato e presente, i mostri sacri della filosofia soffiano sul piatto globale della democrazia, dell'ecologia, della morale e della religione.
Sven Ortoli e Michel Eltchaninoff ""Come sopravvivere alle cene mondane (e non passare inosservati in società)""
Bompiani
pagg. 139 euro 12,50 |
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