René Girard, Portando Clausewitz all'estremo
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 | Il fine ultimo dell'ostilità totale sarebbe l'annientamento reciproco. «Che cosa succede quando si arriva alle estreme conseguenze, di cui Clausewitz intravede la possibilità, prima di dissimularla dietro considerazioni strategiche?». Girard avanza. Laddove l'autore della celeberrima trattatazione (postuma) sulla guerra, indietreggiò. Girard afferma, crogiolandosi nella razionalizzazione dell'irrazionale (intrapresa dal suo "antagonista" prussiano) che la violenza «mimetica» è la legge dei rapporti umani. Un Clausewitz spinto all'estremo, «fino alla fine del tragitto che lui stesso ha interrotto». Un Clausewitz che si annida in «testi che nessuno sembra più leggere». Cioè gli scritti apocalittici. Una lotta ermeneutica. Una lotta titanica. Spaziando qua e là, tra lo scibile umano e l'evidenza della guerra. L'evidenza di Clausewitz estremo. Che significa guerra alla guerra sulla guerra. Perché l'unico senso (della guerra), in fondo, «è quello religioso».
René Girard "Portando Clausewitz all'estremo" Adelphi, 2008 pp. 313, € 28,00 Genere: Saggistica |
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