Già l'idea di tirare fuori un doppio album è degna di stima, in periodi di crisi musicale e idolatria del singolo. Ma i Flaming Lips sono un gruppo che ci ha abituato alla creatività e alla riscoperta in senso assoluto: mai pago della vaga categoria "indie", Wayne Coyne ha sempre cercato di sorprendere e inventare nuove forme espressive. Ne è testimonianza ulteriore "Embryonic", un disco di alto valore compositivo e grande varietà di suoni e ispirazioni. Si passa dal rock sperimentale in stile anni '70 all'ambient, dal lo-fi ai più folli baccanali elettronici: il tutto raccolto sotto una comune matrice di psichedelia in grado di avvolgere l'ascoltatore e tenerlo sul pezzo nonostante le difficoltà innegabili del disco. È sufficiente ascoltare "Silver Trembling Hands" o "The Sparrow Looks Up At The Machine" per capire su quali terre stiamo viaggiando. Eccessivo: in tutti i sensi.
Flaming Lips, "Embryonic", Warner Bros, 19,90 euro