C'è molta musica nell'ultimo romanzo di James Lee Burke. Più del solito. Perché due dei protagonisti sono due cantanti di musica country che agiscono in una realtà virtuale dove hanno come compagni di viaggio Lucinda Williams o Woody Guthrie. Ma i libri di Burke, quelli improntati sulla saga del detective Dave Robichaux, ex alcolista, veterano della guerra in Vietnam, cajun nell'animo più profondo della Louisiana e uomo di rigida dirittura morale, si prestano sempre a più livelli di lettura. C'è la trama gialla (solida), c'è il ritratto d'ambiente (in questo caso i nostri sono in trasferta in Montana), c'è soprattutto l'eterna lotta tra il bene e il male. Ma il bene e il male abitano, entrambi, nel corpo dei nostri eroi e si danno costantemente il cambio. "Siamo noi quelli buoni" continua a ripetersi Robichaux, quasi per convincersi a crederlo. Libro violento, ma anche tenero, spesso quanto la foliazione lascia intendere. E soprattutto libro ricco di citazioni del tipo: "Ho una laurea in modeste aspettative".
James Lee Burke: "Il prezzo della vergogna"
Fanucci - 416 pagine – 2009 – Prezzo 18,50 euro