Luca Ricci è ironico, intelligente e sa scrivere. Ecco perché, con la stessa consapevole perfidia del Simone Cristicchi che strimpellava Vorrei cantare come Biagio Antonacci, sbugiarda il format best-seller così come il cantante, in quella canzone, faceva con le hit. L'autore, come il bravo cantautore riccioluto, ha il talento e l'acume di non offrirci un manuale astioso e saccente, ma un romanzo breve che vede quattro scarafaggi (quattro beatles, letteralmente: si chiamano John, Paul, Ringo e George) cercare di salvare Briac, scrittorucolo senza arte né parte che ha il solo pregio di essere il loro padrone di casa e di avere uno stile di vita così sciatto, disordinato e sporco da non essere comparabile, almeno per loro, a nessun altro. E sono loro i grilli (pardon le blatte) parlanti che suggeriscono le regole di un buon best-seller per "sfondare" e fare cassa. Il tutto senza snobismo e cattiveria ma con onestà intellettuale. Ed ecco che gli scarafaggi sciorinano i comandamenti del Dan Brown perfetto: la forte caratterizzazione dei personaggi, l'assenza di riflessioni complesse a favore di una storia avvincente e fluida, la capacità di replicare schemi narrativi di sicura commercialità. E non manca una stilettata alla critica letteraria- sacrosanta- che sempre meno educa al gusto del diverso e del non conforme. Tutto in uno stile leggero e arguto, che si legge in un soffio.
Come scrivere un best seller in 57 giorni
Autore: Luca Ricci
Editore: Laterza
Collana: Contromano
Pagine: 122
Prezzo: € 9,50