Scienza e fede possono incontrarsi? Su questo tema si incentra il volume di Riccardo Chiaberge, "La variabile Dio". L'autore decide di sviscerare questo argomento, che da secoli si ripropone, mettendo a confronto George Coyne, gesuita e astronomo di Papa Wojtyla, e il laico Arno Penzias, ebreo tedesco scampato ai lager e premio Nobel per la fisica per aver scoperto la radiazione cosmica di fondo, ovvero "una breccia nei misteri del Big Bang". Dunque, due personalità molto interessanti, con punti di vista diversi, personalità che Chiaberge riunisce intraprendendo con loro un percorso, che l'autore racconta non come un saggio, ma come un romanzo, in cui con il confronto si interescano le vite dei protagonisti, ma anche storie, luoghi, persone "alle frontiere tra ragione e religione". Un percorso che arriva ad una sintesi, nella convinzione che fede e scienza non siano incompatibili, e che ci si possa incontrare, attraverso il dialogo.
Riccardo Chiaberge – La variabile Dio – Longanesi – 185 pp. – 14,60 euro