"E' un romanzo sulla taranta e il tarantismo. In luoghi tenuti lontano dagli orizzonti della storia, tra i contadini del Salento negli anni '40, una storia di una quasi indicibile violenza praticata su una ragazzina che produce questa specie di possessione. Come ci si curava dall'infelicità? La musica veniva considerata l'escamotage. La musica come antidoto contro il morso del ragno". Così Teresa De Sio presenta il suo primo romanzo "Metti il diavolo a ballare". Secondo i principi del tarantismo, lo spirito di una persona morta viene immesso in una persona viva dal morso del ragno, la tarantola. La persona "posseduta" viene agita dall'interno dalla nuova entità, quindi tutto quello che tu fai non viene considerato dal contesto sociale sotto il profilo della morale. E nel ballo si scatena la passione e la frenesia che scatena un rituale di reintegrazione sociale. Sei stato condotto dal tuo malanno fino in fondo alla danza e dalla danza sei stato riportato fuori. La De Sio svela un'altra faccia della sua poliedrica personalita (cantautrice, attrice ora anche scrittrice) con una prova che è ben più di un esordio. Un viaggio, in musica, ai bordi della pazzia.
Teresa De Sio: "Metti il diavolo a ballare"
Einaudi - 198 pagine - 2009 - Prezzo di copertina 16 euro
