Una vera e propria lezione di cinema quella offerta da Mario Monicelli, che conversando con Steve Della Casa e Francesco Ranieri Martinotti svela, in una sorta di autobiografia cinematografica, i segreti del mestiere di una vita. Con lo stile ruvido, caustico e senza peli sulla lingua che lo contraddistingue, il novantaquattrenne regista, padre della commedia all'italiana, non si sofferma tanto su aneddoti e particolari (anche se non manca di ricordare Gassman, Sordi, la Vitti e altri numerosi attori con cui ha lavorato) quanto sui momenti cruciali di una pratica di lavoro che finisce con l'assumere le caratteristiche di un metodo. Tra le curiosità il fatto che Monicelli sia rimasto fedele al doppiaggio, senza registrare il suono in presa diretta.
Mario Monicelli - Il mestiere del cinema - Donzelli Editore - 96 pagine - 15 euro
