"Avatar" il film dei record in Italia stabilisce quello di uscire con quasi un mese di ritardo, il 15 gennaio, rispetto al resto del mondo. Lo stesso regista James Cameron, che ha già annunciato di voler girare i sequels per farne una trilogia, perplesso ha detto "chissà perché: qualcuno dovrà spiegarmelo".
Ormai Cameron, che già detiene il primato assoluto del migliore incasso della storia del cinema stabilito da "Titanic" (1.835,4 milioni di dollari), col suo ultimo, alla sua quarta settimana consecutiva in testa al box office americano (con 48,5 milioni di dollari) è balzato al secondo posto nella classifica all time Usa totalizzando 429 milioni di dollari. La stessa posizione di quella sempre all time (1.340 milioni di dollari) a livello internazionale.
E' dunque il regista che in assoluto ha incassato di più con due film miliardari, in tutto cinque nella storia del box office. Resta da vedere, quale delle sue opere la spunterà ma l'escalation di "Avatarecord" sembra irresistibile.
E' il film più costoso della storia, anche se la Fox che l'ha prodotto non fornisce cifre ufficiali si stima tra 400 e i 500 milioni di dollari: 240 milioni di budget il resto per marketing promozione e lancio. Con 77 milioni di dollari è quello che ha incassato di più il primo giorno di programmazione kolossal: circa 7.000 copie in 3.452 cinema. Record bissato nella tre giorni del ponte di Capodanno, incasso 68,3 milioni di dollari.
L'incasso delle copie in 3D - 3.129 in 2.038 cinema – pari a 55 milioni di dollari, rappresenta il nuovo record di apertura di un film in 3D (apparteneva ad UP con 35,4 milioni di dollari).
In Italia, oltre a non avere alcuna restrizione, uscirà con 800 copie in grado di monopolizzare la quasi totalità degli attuali 352 schermi in 3D.
In nemmeno venti giorni grazie ai soli biglietti staccati nelle sale ha superato il muro del miliardo di dollari. Due terzi dei quali provengono oltre che dalla vecchia Europa, da Russia, Corea, Messico e Brasile a conferma della globalizzazione del fenomeno.
Considerando che con la grafica tridimensionale (3D) siamo entrati nella terza fase del cinema dopo il suono e il colore, possiamo già parlare dei nuovi scenari aperti da Avatar. Un film dalla lunga gestazione, il soggetto originario risale al 1994, prima del "Titanic", più volte messo in stand by non solo perché maturasse la tecnologia, due terzi del film sono realizzati al computer, che si compisse pure la rivoluzione 3D nelle sale.
Peraltro è il primo film a non temere il rischio della pirateria nonostante detenga il record, poco invidiabile, del più piratato online: ben 1milione scaricate illegalmente dopo una settimana dall'uscita del film. E' lo stesso Cameron a rassicurare perché "con le copie pirata non si possono riprodurre gli effetti in 3D, che resta un'esperienza irripetibile senza le necessarie condizioni".
Comunque per tutelarsi dai rischi d'impresa e dalle spese di produzione record la Fox ha venduto con largo anticipo i diritti di sfruttamento del film ai distributori mondiali. Non solo, anche il network FX via cavo, ha già preso i diritti del film stimati tra i 25 e i 30 milioni di dollari, con un incremento maggiore rispetto ad analoghe operazioni, ottenuto dalla Fox per le caratteristiche di prodotto dal mercato globale.
Verrà trasmesso, almeno in 2D, a metà2012, se non proprio in 3D: tutto dipenderà da come andrà la sperimentazione tridimensionale dei canali televisivi che parte con i mondiali di calcio di quest'anno. Anche per questo tipo di visione, servono gli occhiali speciali che i cinema forniscono. Le coperture garantite dalla preventiva vendita dei diritti consentono la realizzazione di simili progetti costosi, ben diversi da quelli del cinema indipendente. Cameron è già pronto a rilanciare anche col sequel, su cui non indugerà a spendere tanto denaro dato il valore del brand "Avatar": per la Fox sul solo mercato americano il film può raggiungere almeno i 500 milioni di dollari coi soli biglietti.
Del resto Cameron nel suo curriculum non ha un solo film che abbia perso soldi: pure "The Abyss", realizzato solo per la grande passione oceanica, è riuscito a pareggiare i costi in sala e fare profitti con i dvd.
Resta da vedere se riuscirà a stabilire il primato assoluto sul fronte degli Oscar (assegnazione il 7 Marzo). Ne deve vincere 12 se non lo vuole più condividere: il suo Titanic (1998) è a quota 11 così come "Ben Hur". Tuttavia per le protagoniste femminili del film sarà difficile ambire alla statuetta. Sia per Sigourney Weaver ( Grace Augustine l'inventrice degli avatar) perché ha ottenuto il poco ambito titolo di "Polmone nero" dalla lobby antitabagista degli "Smoke free movies".
Sempre per le scene incriminate di fumo, è stato classificato negli Usa PG13, guida dei genitori per i minori di 13 anni. Sia per Zoe Saldana (la bella Neyitiri) perché non mostra il suo vero volto che viene riprodotto con la tecnica del performance capture. Con questo processo, sebbene il personaggio realizzato con la computer grafica somigli all'attrice che la interpreta, le proporzioni del corpo sono ben diverse. E' alta tre metri con gli occhi del volto che hanno un diametro doppio e sono più distanziati tra di loro. Tuttavia la "virtual camera" ha consentito di girare le scene all'interno del mondo generato al computer proprio come se stesse effettuando le riprese in un teatro di posa. Per questo motivo Cameron sostiene che non si tratta di animazione ma che il personaggio di Neyitiri, come pure i Na'vi sono, interpretati da attori. Vedremo cosa deciderà l'Academy degli Oscar.
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