Passerà alla storia per Il grande Lebowski. E non è giusto, perchè se è vero che genio, indolenza e sregolatezza sono parte di lui anche nella realtà- il primo e la terza li troverete anche nel romantico e musicale Crazy Heart- e che quel ruolo è straordinario, Jeffrey è un interprete raffinato e potente che ha regalato molte altre perle. Forse, è vero, non abbastanza rispetto alla grandezza del suo talento. Caratteraccio e scelte non sempre felici gli hanno impedito di essere ancora più grande. Gli scommettitori contano sulla sua vittoria- nominata anche Maggie Gyllenhall, bella coppia- e i grandi numeri potrebbero essere dalla sua parte. E' alla quinta nomination (tre da non protagonista per L'ultimo spettacolo di Bogdanovich, interpretato subito dopo il servizio miliare- erano gli anni del Vietnam-, Una calibro 20 per lo specialista, e The contender, due da protagonista per Starman e quest'ultimo Crazy Heart) e viene da un anno ottimo, in cui è stato anche un militare fricchettone e divertentissimo in L'uomo che fissa le capre. Una filmografia lunga più di tre decenni, e oltre ai film già citati, ci piace pensare a un capolavoro misconosciuto di Francis Ford Coppola, Tucker- un uomo e il suo sogno (lui era Preston Tucker, appunto) e l'unico ruolo che gli è valso (almeno) un Golden Globe, La leggenda del re pescatore di Terry Gilliam. Ha scontato forse un inizio troppo positivo e qualche stravizio, ora potrebbe vedersi restituita un pò di meritata gloria per un piccolo film che lui ha reso grande. E, se vincerà come probabile una delle canzoni di Crazy Heart, sarà premiata con una statuetta anche la sua bella voce country. E pensare che Clint Eastwood sul set di Una calibro 20 lo chiamava "mezza calzetta". Anche i migliori sbagliano...