E' il capolavoro del nuovo cinema. Quello in 3 dimensioni, quello che si vede e si vedrà nelle sale Imax (schermo gigante, fruizione al limite della perfezione). James Cameron ci pensava da tre lustri, il suo capolavoro lo covava da prima di Titanic. Ma i tempi, tecnici e soprattutto tecnologici, non erano maturi. Una lunga assenza per regalare un film che, sia per gli ammiratori che per i detrattori, rimarrà epocale. Nessuno si era portato tanto nel futuro, del cinema e dell'immaginario, l'eco-kolossal ha già reso Pandora un mondo ideale e utopico, i Na'Vi- Zoe Saldana in testa- abile mix estetico delle minoranze etniche più importanti degli Stati Uniti (ispanici, nativi americani, afroamericani)- appaiono belli e regali. E lui ha contrattutalizzato un professore universitario per quattro anni solo per creare la loro lingua. Commovente, epica, etica, la storia di un "piccolo grande uomo" che si scopre extraterrestre e trova integrazione, rispetto e una seconda possibilità, anche fisica, in un popolo ambientalista e sensibile. Sembra essere fatto apposta per fare razzia alla Notte degli Oscar. Sarebbe la seconda volta per James Cameron, la prima per la fantascienza.