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di Enrico Bronzo

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19 marzo 2010

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Tra gli ibridi europei va ricordato il Kulm Hotel di Sankt Moritz, con 35 appartamenti non arredati concessi però solo in affitto, con un costo di 3.300 euro al metro quadrato, per cinque anni. Anche in questo caso gli inquilini hanno accesso a tutti i servizi a cinque stelle dell'hotel: spa di oltre 1.400 metri quadrati con piscina e campo da golf incluso.

Fuori dal Vecchio continente stanno andando bene le vendite delle ville del Soneva Kiri nel Sud-Est della Thailandia, ultimo nato della catena Six Senses Resorts & Spas, e dell'Amanyara nelle caraibiche Turks & Caicos Islands, dove delle 33 ville messe in vendita dal gruppo Aman Resorts ne sono rimaste quattro. I prezzi vanno dai 6 ai 12 milioni di euro, i costi di gestione sono pari a 92mila euro all'anno e l'affitto di una villa parte da 4.500 euro a notte.
Anche in Italia si va diffondendo l'offerta che coniuga immobili residenziali e servizi a cinque stelle. L'Albergo della Regina Isabella, a Ischia, ha annesse sette dimore, tutte di grandi metrature, con piscina e spiaggia privata. Il prezzo? Dai 2,7 milioni di euro per quelle con due camere da letto vista mare ai 3,5 milioni della più grande. La previsione di ricavo dall'affitto degli appartamenti di tre camere da letto è invece di 150mila euro l'anno. La società che le gestisce sta lavorando ad altri due progetti simili: Villa San Luigi nelle Langhe, legata al Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (Cuneo) e Villa Catena a Roma (in un parco di 890mila metri quadrati). Sono invece quattordici gli appartamenti che fanno capo al resort Fonteverde
di San Casciano dei Bagni (Siena).

Il difficile momento economico sta tuttavia contagiando anche questo settore. Non solo per il fallimento di una delle società inglesi più importanti, la GuestInvest, che non è riuscita a mantenere l'impegno di versare il 50 per cento dei ricavi ai proprietari. Ma anche per la cancellazione dei tanti progetti di complessi turistici con programmi di acquisto residenziale. Com'è avvenuto per il St. Regis Resort & Residence Bahia Beach, a Portorico, con venticinque unità abitative. Il mercato dei "condo-hotel", fiorente fino a pochi anni fa, si è bloccato per eccesso di offerta in destinazioni chiave come il Sud della Florida e Las Vegas. Viene ancora molto reclamizzato ma i lavori spesso sono fermi. A Las Vegas, in particolare, l'intero mercato primario della proprietà è stato devastato dalla troppa disponibilità a fronte di una richiesta nulla, e dal fenomeno dei pignoramenti.

Nonostante vi fossero già tante richieste d'acquisto, anche il progetto di un albergo con residenze della catena Ritz-Carlton a Miami è stato fermato per la difficoltà di trovare un finanziamento di 200 milioni di dollari in grado di coprire i costi di costruzione. Così come ha subito uno stop il progetto da 600 milioni di dollari per la realizzazione di 398 unità al St. Regis Residences nel Palazzo Venezia, a Las Vegas, e forti ritardi sta scontando il tanto atteso Shangri-La Hotel di Chicago, con una previsione di 200 appartamenti.
Le offerte dell'Hyatt Vacation Club — citato in un rapporto della società di consulenza Cushmann & Wakefield — sono bloccate soprattutto in California e Florida mentre Colorado e Texas hanno tenuto. Alle Hawaii, hanno interrotto i lavori su grandi progetti Starwood Vacation Ownership e Marriott Vacation Club International (i settori vendita dei colossi dell'hôtellerie), quest'ultimo bloccando a fine 2008 il Kauai Resort: un investimento da 1,4 miliardi di dollari. In controtendenza, nell'isola cara al presidente Barack Obama, Walt Disney Parks & Resorts sta invece finalizzando la realizzazione del suo primo resort a Oahu: 480 ville per le vacanze, inaugurazione (prevista) per il 2011.

Per il gruppo Fairmont Hotels & Resorts sta andando bene il mercato delle residenze al Cairo. La società ha in pista operazioni analoghe a La Mecca, Kuala Lumpur, Bali, Muscat (Oman) e Abu Dhabi. A fronte di un elevato numero di progetti annullati o rinviati, soprattutto in Europa e in America Centrale, l'Asia continua a offrire ampi spazi di crescita, con Cina e Filippine in primo piano.

Il futuro dell'hotel condominio? Secondo gli addetti ai lavori dipende da come procederanno due grandi progetti americani sotto i riflettori. Il primo è di Mgm Mirage che — dopo aver svenduto i 200 appartamenti dell'Harmon Hotel & Spa — ha puntato grosso a Las Vegas con l'inaugurazione di 1.543 unità abitative al Vdara Condo Hotel, all'interno di CityCenter. Il successo di Vdara potrebbe determinare anche quello dell'Hotel Fontainebleau che sta seguendo un programma di vendita di oltre mille residenze lungo lo Strip.
Brent Howie, presidente della Provident Hotels & Resorts, società di gestione e di consulenza della Florida, rimane ottimista sul futuro dei "condo-hotel", anche se ammette che il segmento deve aspettarsi diversi anni di ibernazione. Eccezioni a parte.

19 marzo 2010
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