Cari lettori, in poco più di 48 ore sono arrivati 350 racconti e ne aspettiamo molti altri ancora. Iniziamo a pubblicarli online, in ordine di arrivo. Se non li trovate vuol dire che avete superato le 140 battute (spazi e punteggiatura incluse). L'appuntamento è per domenica, sulle pagine della Domenica del Sole 24 Ore, dove troverete la prima selezione dei migliori.
Felice Cavalli
Centoquaranta caratteri sembrano pochi. E pensare che per fare una vita ne bastano quattro.
Mario Francescato
P. si alza col mal di testa prende l'ascia si reca all'amministrazione stabili accoppa il titolare che lo aveva seccato e va a fare la spesa.
Giancarlo Iacopini
Quando le ho chiesto di spogliarsi mi ha guardato con i suoi occhioni umidi. Lo ha capito subito. Che non ero tornato solo per umiliarla.
Paolo Vallarelli
Devo andare, mi disse. Ora mi perdo in un caffè.
Il turbinare da cucchiaino mi sfinisce.
La vita è meno vita e Nadia è andata via.
Mario Francescato
la prof Masuria non risolse mai il caso degli orrori di Arta terme perchè l'autore ebbe improvvisamente il blocco dello scrittore.
Martino Albonetti
E lo zio regalò il lego. Il nipote non disse parola. Si mise al lavoro. Fu subito sera: la torre era alta. La balia, dannata!, rovinò tutto
Giuseppe Bonazzi.
C'è un delitto all' università e per caso scopro l'assassino. Ma non lo denuncio perché è l' unico degno di vincere un concorso.
Luigi Spina
E se, quel giorno, avesse dato retta a sua madre? Se lo chiese, mentre gli piantavano i chiodi nella pelle. Allora invocò suo padre. Invano.
Massimo Stefanutti (Venezia)
Me ne sono andato, te ne sei andata. Stufo delle tue manie, stufa delle mie manie. Ci siamo reincontrati , ma era l'aldilà.
Annamaria Trevale
S'incontrarono per caso in viaggio.
Si amarono appassionatamente senza
conoscersi.
Luigi Ber
Ursus. Dal polo sgelato la remota femmina di maritimus incrocia il superstite di arctos: non le piacque e s'estinsero. Le foche ne gioirono.
Roberta
Il bignè incontrò la crema. E fu amore a prima vista. Un dolcissimo amore, tanto buono da tirarne un altro, un altro e un altro ancora...
Roberta
Qualcosa bloccava l'uscita dalla tana. Non si vedeva luce, non si sentivano suoni. Sembrava un mondo ovattato. La formica era in trappola
Roberta
Mi perdo nei vicoli della città, tra lampioni portoni e finestre.
Cerco lei, l'ho vista un attimo e mai più. Chi sarà? Dove sarà adesso?
Roberta
Ho davanti a me uno spazio bianco. Un muro? Un foglio? un pezzo di cielo? Meraviglioso! Posso riempirlo di emozioni, sensazioni e ricordi.