Eliminare i concorsi universitari, valorizzare gli interessi eccentrici, svincolare parte del lavoro dipendente da obiettivi precisi. Sono alcuni degli strumenti che consentirebbero di promuovere l'interdisciplinarità in Italia favorendo ricerca e innovazione. A indicarli, nel corso di un incontro organizzato da Ventiquattro, cinque esperti di altrettanti settori
Dalla discussione abbiamo estrapolato una lista di strumenti possibili per promuovere l'interdisciplinarità in Italia. Non è definitiva: la si può integrare e commentare scrivendo a ventiquattro@ilsole24ore.com.
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EM. In America la verifica avviene ogni cinque anni.
FB. Ci vogliono responsabilità anche sul piano economico. Rettori e presidi dovrebbero rispondere della scelta di mettere i soldi in una direzione piuttosto che in un'altra. Come in America: se sbagli salti. Per ultimo i fondi per la ricerca. Siamo forse l'unico paese del mondo industrializzato a non avere fondi statali per la ricerca cosiddetta curiosity driven. È quella che frutta molto più delle altre. Se aumentassimo di dieci volte i soldi dati alla ricerca e il 50 per cento di questi fossero dati alle principali università, risolveremmo molte cose, pur restando comunque sotto la strategia di Lisbona (3 per cento del Pil).
CR. Questa sarebbe per altro un'ottima cosa anche per l'impresa, che oggi fa una fatica drammatica a dialogare con l'università. Le aziende non hanno saputo che la riforma Moratti preve-deva degli stage dei ragazzi nelle aziende. Da un certo momento siamo stati subissati da richieste. Non eravamo pronti e utilizziamo male gli stage. Facciamo fare fotocopie. È un peccato.