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Semestre fantastico

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In Primo Piano

Semestre fantastico

di Laura Torretta
Senza nemmeno aspettare l'andamento delle ultime aste in calendario prima della pausa estiva, Christie's ha comunicato gli esiti del primo semestre: le vendite hanno sfiorato 3,25 miliardi di dollari contro i 2,24 totalizzati nello stesso periodo del 2006. La vistosa crescita, pari al 45%, fa sì che questo sia il miglior risultato semestrale di tutti i tempi. Tra gli artefici della spinta al rialzo è senza dubbio l'arte post-war e contemporanea, e infatti proprio in questo settore sono state spuntate le quotazioni maggiori, quali i 71,7 milioni di dollari pagati per Car Green crash di Andy Warhol, ma non solo. È aumentata la richiesta per la pittura impressionista e moderna, l'arte asiatica, i gioielli.
«Il mercato è guidato da una nuova categoria di acquirenti – ha puntualizzato Edward Dolman, Ceo di Christie's International – quali manager di hedge funds a Walls Street, personaggi di spicco della City, oligarchi russi, uomini d'affari asiatici, che cercano e acquistano arte contemporanea, piuttosto che opere del '700 perché rappresentativa della società attuale: uomini-simbolo del mondo moderno, vogliono qualcosa di più vicino a loro».
Nel precisare che 358 lavori, un numero quasi raddoppiato rispetto all'anno scorso, hanno superato la soglia di 1 milione di dollari, ha rilevato come mai finora si fosse evidenziato un interesse tanto vasto, anche dal punto di vista geografico. Un fenomeno, questo, che Christie's ha saputo fiutare in anticipo e mettere a profitto. Alle grandiose vendite predisposte a Dubai hanno preso parte compratori di 19 Paesi, a New York un collezionista asiatico si è aggiudicato per 7,1 milioni di dollari le favolose Baroda Pearls e a Hong Kong il magnate del gioco d'azzardo di Macao, Stanley Ho, ha pagato 1,3 milioni di euro un trono risalente alla dinastia Qing (1662-1722).
Christie's non nasconde l'euforia. È vero che la cifra comprende 165 milioni di dollari per vendite a trattativa privata e altri 46 sono stati ricavati da Haunch of Venison Gallery, acquisita in febbraio, ma in ogni caso la società mantiene la leadership internazionale. Sotheby's per il momento non ha fornito numeri. In base a "sussurri" e a dati parziali raccolti sul web, al pari della concorrente sarebbe in netta crescita con un turnover di 2,76 miliardi di dollari. Del resto, tanto in maggio a New York che il mese successivo a Londra, ha furoreggiato e realizzato record a ripetizione per Rothko, Bacon e Hirst (l'artista vivente più pagato in asta con i 20 milioni di dollari raggiunti da Lullaby Spring), ma anche per una collezione di acquerelli di Turner e una splendida natura morta di Cézanne, così come per una tela di Diego Velazquez e un bronzo del primo secolo a.C. raffigurante Artemis.
Entrambe le società da dieci anni a questa parte stanno cavalcando la tigre per fronteggiare il boom dei prezzi e l'espansione dei mercati in Russia, Asia e Medioriente. Ma con obiettivi differenti: la prima, da alcuni anni di proprietà del miliardario François Pinault, mira ad assicurarsi una sostanziosa quota di mercato, Sotheby's, secondo quanto ha dichiarato qualche mese fa il Ceo William Ruprecht, punta soprattutto a far sì che l'attività risulti redditizia per i propri azionisti.
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