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Lo stipo nasconde una spinetta

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In Primo Piano

Lo stipo nasconde una spinetta

di Laura Torretta
La trouvaille più sensazionale dell'anno è targata Sotheby's. Riguarda un mobile a doppio corpo, formato da un tavolo d'appoggio e da uno stipo riuniti dopo più di cinquant'anni. Viene così ricomposto un capolavoro barocco, opera di Giacomo Herman, ebanista tedesco attivo a Roma nel Seicento che ebbe come committente anche papa Alessandro VII.
Spetta a Mario Tavella, chairman di Sotheby's Europa, il merito di aver intuito, da una fotografia, che quella console con piano in lumachella verde può essere la base di uno stipo a cassettini da tempo affidato in custodia a Sotheby's dai coniugi Gordon, due collezionisti inglesi. Identificato dal l'esperto come di matrice romana e di epoca seicentesca, il tavolo troneggia nella York Branch of Ask, una pizzeria di New York dove è arditamente accostato a funzionali e modernissimi mobili. E l'ipotesi del funzionario si dimostra corretta quando l'armadietto viene appoggiato sul tavolo: le forme combaciano alla perfezione.
Ma sapendo che nelle collezioni reali danesi sono compresi altri due stipi "di supporto", decide di consultarsi con il Professor Alvar González Palacios, massimo conoscitore di arti decorative italiane, per approfondire la storia del mobile. Prende il via una laboriosa ricerca che, dopo la decifrazione delle scritte sul legno, consente di ritrovare una nota del Seicento che fa riferimento a quatto stipi realizzati da Giacomo Herman e consegnati a Giacomo Rospigliosi, rampollo di una famiglia della nobiltà nera romana e nipote di Clemente IX.
All'appello manca però il quarto esemplare. Un vecchio libro, scovato nella biblioteca della casa d'aste, fornisce il tassello mancante: non solo vi è illustrata la console, ma la didascalia riporta che, inviata da Papa Innocenzo XI a Jan Sobieski III, re di Polonia, dopo la vittoriosa battaglia del 1683 contro i Turchi, si può ammirare a Cracovia nella chiesa dei frati cappuccini. Il "quartetto" è così completo. Tutti gli esemplari hanno medesime dimensioni, stessa forma architettonica e sono sormontati da un orologio notturno. Tre sono decorati con episodi biblici ripresi dai soggetti raffaelleschi delle Logge Vaticane. Quello ricomposto da Sotheby's è invece abbellito con vedute di monumenti e basiliche romane e al suo interno cela una spinetta di Giovanni Battista Maberiani.
Sarà in vendita a Londra, il 4 dicembre, con una stima di 1,4 milioni di euro. Per pura casualità, nello stesso giorno anche in Italia andrà all'incanto un capolavoro di ebanisteria: un comò impiallacciato e intarsiato in legni rari, di produzione romana del 1750- 1775 che, come il precedente studiato da Alvar González Palacios, sarà in aggiudicazione presso Art casa d'aste a Genova (Palazzo del Melograno - Piazza Campetto 2).

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