ArtEconomy24

Tutte le restituzioni attese di Rudolph Leopold

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Tutte le restituzioni attese di Rudolph Leopold

  • –di Flavia Foradini

Torna sotto i riflettori delle cronache internazionali la collezione di Rudolph Leopold, fondatore dell'omonimo museo di Vienna, celebre per la maggiore raccolta al mondo di opere di Egon Schiele. L'occasione è stata l'inaugurazione il 14 febbraio all'interno del Museumsquartier, di una mostra dedicata a Albin Egger Lienz, artista austriaco del primo Novecento, apprezzato per i suoi paesaggi alpini e per la forza drammatica delle sue raffigurazioni della Grande Guerra. Secondo una perizia della Comunità Ebraica della capitale, il suo dipinto "Waldinneres" (Nel bosco, 1895) sarebbe infatti frutto di una vendita irregolare poco dopo la II guerra mondiale. Il dipinto oggi viene valutato 13-15 milioni di €, ma Leopold afferma di averlo successivamente acquistato in buona fede. La legge, che nel 1998 prescrisse una verifica di tutte le collezioni dei musei statali austriaci con obbligo di restituzione laddove accertata l'acquisizione illegittima o con ricatti, non si applica tuttavia al Museo Leopold. Quando infatti nel 1994 l'oggi ottantatreenne medico viennese vendette per 160 milioni di € parte della propria collezione allo Stato austriaco, ottenne la costruzione di un museo ad hoc e la direzione a vita dell'istituzione, che diventò una Fondazione autonoma e privata, beneficiaria di sovvenzioni statali ma per la quale la legge sulla restituzione è inapplicabile.
Da qui il grande clamore suscitato ora in Austria, la richiesta a gran voce sui media di una correzione della legge e il rispolvero di due altri casi controversi che riguardano Rudolph Leopold, proprietario fra l'altro di "Prato fiorito" di Gustav Klimt prima di Serge Sabarsky e Leonard Lauder. Non ha dato ancora esiti innanzitutto la disputa relativa al ritratto "Wally" (1912) (in foto) di Egon Schiele sequestrato da dieci anni a New York dopo una mostra in America. La causa fu avviata dagli eredi di Lea Bondi-Jaray, prima proprietaria dell'opera, contro Leopold e fu proprio quel caso rimbalzato sulla stampa internazionale a indurre l'Austria nel 1998 a legiferare in materia. Ancora un'opera "Häuser am Meer" (Case sul mare) di Schiele, sempre di proprietà di Leopold ma non confluita nelle raccolte del museo, è tornato alla ribalta in questi giorni per la sua provenienza da confisca nazista ammessa anche da Leopold, che l'acquistò nel 1953: l'opera è passibile di restituzione ma ciò non è ancora avvenuto.

© Riproduzione riservata