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Le star trascinano anche i valori dei nuovi talenti

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Le star trascinano anche i valori dei nuovi talenti

Nella tabella sono analizzati alcuni lavori di artisti giapponesi molto noti anche in Occidente. Ogni opera, presentata con una scheda tecnica, viene stimata attraverso i valori incrociati del mercato primario (galleria) e di quello secondario (case d'asta). Bisogna ricordare che ogni opera è un unicum e che per spiegarne il prezzo sarebbe necessario analizzarla. Qui diamo i valori resi noti e offriamo al lettore dei commenti al fine di comprenderne le performance. Non dimenticando che le quotazioni sono determinate anche dalla qualità dell'opera, dalla reputazione dell'artista e dall'importanza della sua galleria.
Hideaki Kawashima
(Aichi, 1969)
Opera Chil Out (2004).
Tecnica Acrilico su tela, cm 80,6 x 80,6.
Stima 65.000$.
Galleria di riferimentoTomio Koyama Gallery, Tokyo (www.tomiokoyamagallery.com); Michelle Rosenfeld Gallery, New York (www.michellerosenfeldgallery.com).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è 28.399$ per Night (2004) cm 73 x 117, acrilico su tela, battuto da Phillips de Pury & C., Londra, il 18 ottobre 2008. In galleria le tele quotano da 65.000 a 110.000$; le incisioni, tirate in 25 esemplari, si pagano in asta 1.500$ a foglio. In un anno i valori dei dipinti di Kawashima sono cresciuti del 100%, lo riprova l'acrilico Chil Out (2004), passato di mano da Phillips, de Pury & C., New York, il 18 maggio 2007 a 36.000$ e proposto oggi da Micelle Rosenfeld per 65.000$.
Top price58.600$ per Grumble (2004), cm 145,4 x 145,4, acrilico su tela, aggiudicato da Christie's, New York, il 14 novembre 2007.
CommentoDal 1995 a oggi sono 22 i passaggi in asta con il 90% di venduto. Dopo il diploma nel 1991, alla Tokyo Zokei University, entra nelle grazie di Murakami ed esordisce con opere molto vicine all'estetica del cartoon, vendute in asta per 15.000$. A partire dal 2003 i suoi lavori assumono una cifra stilistica inconfondibile, tra il fumetto e il ritratto pop: sono volti di ragazze molto dilatati sulla tela, stilizzati e colorati a tinte piatte, i cui valori incrementano in cinque anni del 50% e quotano oggi in asta da 25.000 a 60.000$. Molto presente in mostre internazionali, soprattutto in Germania, Austria, Israele e Corea, ha scambi vivaci e un solido mercato in Giappone e Stati Uniti.
Hidetoshi Nagasawa
(Tonei, 1940)
Opera Visione di Giovanni (2002-2003).
Tecnica Nastro di rame e ottone, cm 135 x 68 x 3.
Stima 50.000€.
Galleria di riferimento Studio G7, Bologna (www.galleriastudiog7.it); Marco Rossi Spirale Arte contemporanea, Milano (www.spiraleartecontemporanea.it).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è 1.475$ per Untitled (1991), cm 58 x 77,5, tecnica mista, battuto da Augur Auction, Tokyo, il 29 aprile 2008. In galleria le carte recenti, Senza titolo, cm 82 x 60, quotano circa 15.000€ , i rami 18.000 e le sculture 50.000.
Top price8.834$ per Visione di Ezechiele (1990), cm 120 x 60, rame, vetro, ottone e potassio polisolfuroso, aggiudicato da Christie's, Milano, il 22 novembre 2004.
CommentoDal 1995 a oggi sono 7 i passaggi in asta con il 100% di venduto. Nato in Manciuria, fuggito in barca verso il Giappone alla fine della guerra, qui si diploma in Architettura e Interior Design alla Tama Daigaku di Tokyo e si stabilisce a Kawagoe, dove nacque Utamaro. Nel 1966 decide di affrontare un ennesimo viaggio, questa volta in bicicletta e parte verso ovest. Attraversa 17 nazioni e, seguendo la musica di Mozart che sente alla radio, dopo un anno e mezzo arriva in Italia: Brindisi, Napoli, Firenze, Genova, Milano, Sesto San Giovanni. Qui gli rubano la bici e capisce che il suo viaggio è giunto al capolinea. L'Italia diventa la sua patria d'adozione. Il sodalizio intellettuale e politico con Castellani, Fabro, Nigro e Trotta alla fine degli anni '60 lo introduce all'arte concettuale e alla performance. A partire dal 1972 si dedica alla scultura, sempre più monumentale e simbolica, sviluppata con installazioni ambientali, dal recinto al giardino. Invitato più volte alla Biennale di Venezia (1972, 1976, 1982, 1988), nel 1992 partecipa alla 9° edizione di Documenta. Il suo mercato è molto di nicchia, con pochi scambi in asta e uno zoccolo molto solido di collezionisti pubblici e privati, che acquistano prevalentemente in galleria. I prezzi sono lievitati cinque volte tanto in cinque anni. Dal prossimo 20 novembre la Galleria Marco Rossi Spirale Arte contemporanea di Milano presenterà fino al 18 gennaio 2009 la monumentale installazione Albero di farfalle accompagnata da 15 opere su carta.
Yoyoi Kusama
(Matsumoto, 1929)
OperaUntitled (Lips) (1964).
Tecnica Inchiostro su carta, cm 71 x 56.
Stima 85.000$.
Galleria di riferimento Max Lang Gallery, New York (www.maxlanggallery.com); Victoria Miro Gallery, London (www.victoria-miro.com).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è 81.876$ per Heart (1999), cm 117,1 x 91,1, acrilico su tela, battuto da Christie's, Londra, il 21 ottobre 2008. In galleria gli oli su tela quotano da 150.000 a 750.000$, mentre le sculture hanno stime da 300.000 a 600.000$.
Top price1.552.000$ per Untitled (Infinity Net Series) (1959), cm 144,2 x 186,7, olio su tela, aggiudicato da Sotheby's, New York, il 15 maggio 2007 a cinque volte la stima.
CommentoDal 1995 a oggi sono 1.093 i passaggi in asta; percentuale di venduto 80%. Dopo il diploma al Municipal School of Arts and Crafts di Kyoto, Kusama si trasferisce negli Usa, dove lavora dal 1958 al 1973 e si fa notare per le scandalose performance minimaliste che produce alla fine degli anni '60. Pioniera dell'avanguardia Post War, viene premiata da Donald Judd per i suoi Net Painting, ma dopo il ritorno in Giappone, nel 1973, il suo mercato si rarefa e si contrae. Nel '93, con l'invito alla Biennale di Venezia, gli scambi si fanno più vivaci e i prezzi lievitano, soprattutto per i lavori storici degli anni '60 che in asta, dal 2005 a oggi, hanno superato tre volte la soglia del milione di dollari. A partire dal 2000 rinnova il proprio linguaggio, riconducibile a un ossessivo bisogno di emancipazione e crea carte da parati, i «dots», con cui ricopre la superficie di quadri, sculture e oggetti di design. Da 15 anni in qua il suo gradimento è internazionale, con opere nei principali musei del mondo e mostre in Giappone, Usa ed Europa; otto gallerie tra le più forti del momento la rappresentano ad Art Basel 2008.
Yoshitomo Nara
(Hirosaki, 1959)
OperaThe Mini Puff Marshies (2007).
Tecnica Installazione in 5 elementi, fibra rinforzata di plastica, cm 70,75 x 152,5.
Stima250.000$.
Galleria di riferimentoJohnen + Schöttle, Colonia/Berlino (www.johnen-schoettle.de); Tomio Koyama Gallery, Tokyo (www.tomiokoyamagallery.com); Blum & Poe, Los Angeles, (www.blumandpoe.com).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è 75.514$ per Wheels Go Round (1994), cm 32 x 40, olio su tela, battuto da Christie's, Londra, il 21 ottobre 2008. I suoi acquerelli quotano in asta tra 2.500 e 6.000$, ma il 2 luglio 2008 un foglio Senza titolo (2000), acquerello e matita colorata, cm 35,8 x 25,5, è stato venduto da Sotheby's, Londra, per 32.882€. Più alti i valori per dipinti e sculture. In galleria i disegni quotano tra 25.000 e 40.000€, i dipinti su tela da 150.000 a 500.000€ e le sculture da 50.000 a 500.000€.
Top price1.497.000$ per Princess of Snooze (2001), cm 228,6 x 181,6, acrilico su tela, aggiudicato da Christie's, New York, il 13 novembre 2007, a quasi quattro volte la stima.
CommentoDal 1995 a oggi sono 517 i passaggi in asta con il 76% di venduto. Esponente del movimento pop giapponese degli anni '90, si afferma dopo il diploma alla Prefectural University of Fine Arts and Music di Aichi (1987). Tra il 1988 e il 1993 studia all'Accademia di Düsseldorf e nell'arco di 25 anni presenta in tutto il mondo (oltre 40 mostre personali) i suoi personaggi da cartoon: sono manga e anime, bambini metà diavoli e metà angeli, animali e oggetti animati dalla musica punk e rock. Suoi lavori sono nelle collezioni del Museo d'Arte Moderna di Norimberga, al Moca di Chicago, al Museum of Art di Yakohama, al PS1 di New York e al Moca Gallery at the Pacific Design Center di Hollywood. Il suo mercato è vivace in Giappone, Indonesia, Germania e Stati Uniti. Da qualche anno esegue opere a stampa a quattro mani con giovani colleghi, soprattutto con Hiroshi Sugito e con David Shirgley, quotate meno di 5.000€ a esemplare.
Shozo Shimamoto
(Osaka, 1928)
OperaFelissimo (2007).
TecnicaAcquerello su feltro, diametro cm 200, realizzato durante la performance con Loco Cups, Espace felissimo a Kobe.
Stima40.000€.
Galleria di riferimentoGalleria Carini & Donatini, San Giovanni Valdarno (www.carinidonatini.com); Pari&Dispari Agency, Reggio Emilia (www.dispariedispari.org).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è anche il top price. In asta le opere informali del periodo Gutai (anni '60) passano di mano per 5.000€, mentre i lavori recenti sono battuti per 10.000-15.000€, ma restano invenduti quando la richiesta supera i 20.000€. In galleria le opere storiche, sempre più rare, quotano oltre 100.000, mentre i recenti «Bottle Chresh» su tela costano da 12.000 a 26.000€.
Top price11.050€ per Untitled (2005), cm 84,5 x 106, acquerello e inchiostro su tela, aggiudicato da Christie's, Parigi, il 27 maggio 2008.
CommentoDal 1995 a oggi sono 5 i passaggi in asta con l'80% di venduto. Co-fondatore del Movimento Gutai per l'Arte Concreta (1954) con Jiro Yoshihara, Shimamoto da oltre 50 anni si esprime per liberare l'arte dalle convenzioni della tradizione, sia orientale che occidentale e «per una messa al bando del pennello», come dichiara nel Manifesto della sua poetica (1957). L'incontro in Giappone con il critico francese Michel Tapié lo introduce nel mercato europeo e orienta i suoi dipinti verso l'Informale. Negli anni 70-80, con lo scioglimento del gruppo Gutai, scopre la Mail Art, dal carattere collettivo e attivo. Negli anni '90 ricrea le «Bottle Crash», inventate nel 1956 e realizzate con il lancio di bottiglie piene di colore. Autore di performance in tutto il mondo, da Kyoto a Fobe, da Pechino a Dusseldorf, da Napoli a Capri, i suoi gesti vitali e pacifisti sono collezionabili attraverso opere realizzate in loco e foto. Candidato al Nobel per la Pace nel 1996, viene invitato alla Biennale di Venezia 2007. Il suo lavoro è promosso dall'Associazione Shozo Shimamoto, rappresentata in Italia da Beppe Morra della Fondazione Morra di Napoli e da Rosana Chiessi dell'Archivio Pari&Dispari di Reggio Emilia. Suoi lavori sono presenti nei principali musei di Francia e Giappone; nella collezione dei belgi Mattijs Visser e Axel Vervoordt e al Museo Magi del '900 di Bologna. Dal 13 novembre 2008 all'8 marzo 2009 sarà in mostra a Villa Croce, Museo d'Arte Contemporanea di Genova, con un'antologica curata da Achille Bonito Oliva dal titolo Samurai, acrobata dello sguardo 1950-2008.
Mariko Mori
(Tokyo, 1967)
OperaTom Na H-iu II (2005-2006), fotografata da Richard Learoyd.
TecnicaVetro, acciaio e luci Led, metri 4,58 x 1,6 x 0,52.
Stima1.000.000$
Galleria di riferimentoDeitch Projects, New York (www.deitch.com).
QuotazioniL'aggiudicazione più recente è 438$ per Miko no Inori, (1996), cm 29,5 x 16,5 x 10,2, capsula di resina e video tape, firmata e numerata in 100 esemplari, battuta da Christie's, New York, l'8 luglio 2008 al prezzo di riserva. La stessa opera era passata di mano il 16 novembre 1999, da Phillips, New York, per 6.900$, ma già tre anni dopo, il 12 novembre 2002, scendeva a 4.118$ da Phillips, de Pury & Luxembourg, New York. Le bamboline di plastica quotano oggi sui 1.000$, le foto cibachrome sui 40.000-50.000$, mentre in galleria l'installazione Roundstone (2007), cm 125 x 30, costa 160.000$. Il modellino dell'opera Wave Ufo (2002), presentata alla Biennale di Venezia 2003 e realizzato in dieci esemplari, è passato di mano da Sotheby's, New York, il 6 ottobre 2005 per 7.200$.
Top price156.500$ per Time capsule II, (1995), cm 51 x 51 x 51, plexiglass e acciaio, poliestere, gomma, acrilico, smalto, specchio, aggiudicato da Phillips, de Pury & Luxembourg, New York, il 13 maggio 2002, a dieci volte la stima. Nella stessa asta anche Red Light (1994), enorme installazione fotografica a colori composta di tre elementi, e tirata in tre esemplari, passava di mano per 156.500$.
CommentoDal 1995 a oggi sono 84 i passaggi in asta con il 67% di venduto. Nell'arco di 15 anni il mercato di questa promessa dell'avanguardia giapponese, diplomatasi nel 1988 al Bunka Fashion College di Tokyo e perfezionatisi tra Londra e New York, ha subito forti alti e bassi. Partita alla grande come modella e poi artista esponente del Pop orientale, Mariko crea disegni e pupazzi nel linguaggio dei cartoon manga o delle anime, ma anche autoritratti digitali come donna cibernetica (1994), come aliena femme fatale (1996), come bambola del sesso meccanico, spolverando il tutto di misticismo buddista (gli Shaman del 1998) e di ideologia New Age (Utopia). L'apice del successo viene raggiunto nel 2003, con la partecipazione alla Biennale di Venezia, dove presenta l'astronave Wave UFO, realizzata con l'aiuto di Bloomberg e di Melissa e Robert Soros. In quell'anno il potente zio Minoru Mori inaugura il Museo Mori di Tokyo e il lavoro di Mariko si imporne grazie al sostegno di colossi come Sony e Shiseido. Sue opere entrano in prestigiose collezioni: Moca di Chicago, Kobe Fashion Museum di Tokyo, Peter Norton Family Foundation di Los Angeles, Fondo Nazionale d'Arte Contemporanea di Francia, Museo di Gerusalemme, Fnac, Fondazione Prada di Milano. Poi Mariko sposa il compositore Ken Ikeda e sembra sparire dalla scena, in asta le sue quotazioni crollano di dieci volte. Oggi solo le gallerie più forti arginano i danni proponendo, per cifre a sei zeri, le sue recenti installazioni ambientali, molto legate a simboli religiosi e fantascientifici.
Takashi Murakami
(Tokyo, 1963)
Opera Tan Tan Bo (2001).
Tecnica Acrilico su tela montata su tavola, cm 141 x 212 x 2.
Stima 2.000.000$.
Gallerie di riferimento Galerie Emmanuel Perrotin, Parigi/Miami (www.galeieperrotin.com); Marianne Boesky Gallery, New York (www.marianneboeskygallery.com); Blum & Poe, Los Angeles (www.blumandpoe.com); Gagosian Gallery, New York/Roma (www.gagosian.com); Tomio Koyama Gallery, Tokyo (www.tomiokoyamagallery.com); oppure direttamente sul web site dell'artista (www.takashimurakami.com).
Quotazioni L'aggiudicazione più recente è 2.188$ per Dob (2006), cm 68 x 68, litografia a colori stampata offset, battuta da Cornette de Saint-Cyr, Parigi, il 20 ottobre 2008. Le grandi tele a forma tonda come Flower Ball 3D dipinte ad acrilico, cm 101 x 101, quotano in asta 350.000$ e le sculture minimaliste, in edizioni limitata a tre o cinque esemplari, a forma di fungo o di personaggi da fumetto come Donbura o Kiki, passano di mano per 240.000-300.000$. Litografia e serigrafie in 300 esemplari, tratte dalla tela originale Tan Tan Bo (collezione John A. Smith e Victoria Hughes), passano in asta per 4.000-6.000$.
Top price 15.161.000$ per My Lonesome Cowboy (1998), cm 254 x 116,8 x 91,4, olio e acrilico, fibra di vetro e ferro, aggiudicato da Sotheby's, New York, il 14 maggio 2008 a cinque volte la stima.
Commento Dal 1995 a oggi sono 982 i passaggi in asta; percentuale di venduto 82 per cento.
Dopo la laurea alla Tokyo National University of Fine Arts and Music, nel 2001 Murakami espone la prima grande personale al Museum of Contemporary Art di Tokyo e al Museum of Fine Arts di Boston; nel 2002 alla Fondation Cartier pour l'art contemporain di Parigi e nel 2003 e al Metropolitan di New York. La mostra più recente di Murakami si è appena chiusa al Brooklyn Museum di New York. Imprenditore, curatore e manager ha ideato la Kaikai Kiki Corporation, dove si creano e si promuovono le sue opere, ma anche prodotti seriali e di design firmati Mr DOB, borse ed accessori per Louis Vuitton e opere di giovani autori, dai prezzi accessibili, come T-shirt e orologi. Murakami è l'artista vivente più pagato al mondo dopo Jeff Koons e Damien Hirst.
Legenda
- Stima: fatta sulle altre edizioni dell'opera in vendita, dal gallerista di riferimento o dall'art advisory
- Top price: cifra massima pagata in asta per un'opera
- Le aggiudicazioni d'asta dal 1990 o dal 1995 per gli artisti più giovani, espresse in $ o in , sono comprensive delle commissioni di vendita che si aggirano tra il 15% e il 25% sulla cifra battuta.
Foto: Courtesy dei musei di riferimento e delle gallerie
Banche dati d'asta
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