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Fontana di Natale

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Fontana di Natale

di Gabi Scardi
Percorso a tappe in Italia per i maratoneti dell'arte al presente, malgrado l'inquietante fase di transizione in cui versano molte strutture espositive, gli appuntamenti d'interesse restano numerosi e ben distribuiti.
Eccone una selezione possibile: a Milano, tra le numerose mostre da visitare, c'è Nouveau Réalisme dal 1970 a oggi (al PAC fino al 1 febbraio, Catalogo Silvana Editoriale), esplicito omaggio a Pierre Restany, la cui maggiore impresa critica fu appunto quella di compattare sotto il nome di Nouveau Réalisme un insieme di artisti eccezionali: da Arman a Spoerri a Tinguely, a Niki de Saint Phalle, a Raymond Hains, Mimmo Rotella, Villeglé, Christo e Jeanne-Claude.
A una temperie culturale diversa e più attuale fa riferimento Alfredo Jaar, oggi tra le massime personalità del panorama artistico, con l'ampia retrospettiva It is difficult presso Spazio Oberdan e Hangar Bicocca e con il progetto pubblico Questions Questions in giro per la città (fino al 25 gennaio, Catalogo Corraini).
A Genova, Lucio Fontana luce e colore presenta 130 opere, alcune delle quali raramente esposte prima. L'impostazione curatoriale della mostra scaturisce dalla constatazione che, nell'ambito della ricerca sullo spazio, Fontana optò per il monocromo precorrendo ampi sviluppi successivi. "Tagli", "buchi", "pietre", "olii", "Venezie", "Fine di Dio", "teatrini" ed "ellissi" sono assemblati per colore nelle sale Nero, Rosa, Oro, Rosso, Bianco, Giallo. Segue una sezione sulla luce: gli "ambienti spaziali" di Fontana, tra le prime installazioni della storia dell'arte, furono basati sull'impiego di tubi al neon o luce di Wood. In mostra, tra l'altro, l'arabesco al neon realizzato nel 1951 per la Triennale di Milano e il grande lampadario di neon bianchi e azzurri del 1959/60, per il cinema Duse di Pesaro. A sottolineare il legame di Fontana con il territorio ligure, in particolare con Albissola dove lavorò a lungo realizzando ceramiche colorate, viene presentato un acquario composto da sue sculture in ceramica di creature marine. (Palazzo Ducale, fino al 15 febbraio, Catalogo Skira).
Sempre a Genova, Shozo Shimamoto. Samurai, acrobata dello sguardo 1950-2008 (a cura di Achille Bonito Oliva, fino all'8 marzo a Villa Croce, Catalogo Skira). Shimamoto è co-fondatore del Movimento Gutai, nato in Giappone nel 1954, allo scopo di rinnovare l'arte giapponese liberandola dal peso di tradizioni e convenzioni.
A Venezia, proseguono sia l'ampiamente dibattuta mostra Italics, sorta di percorso orientato attraverso l'arte italiana degli ultimi decenni, a cura di Francesco Bonami (Palazzo Grassi, fino al 22 marzo, Catalogo Electa), sia la pregnante e poetica (REPEAT) from the beginning/ Da Capo di un artista maggiore, William Kentridge curata da Francesca Pasini presso la Fondazione Bevilacqua La Masa (fino al 16 gennaio, Catalogo Charta). A Torino, la Triennale coinvolge Castello di Rivoli, promotrice delle Belle arti e Fondazione Re Rebaudengo. Presso la GAM, si svolge la prima sezione della bella mostra Cronostasi, tempo filmico e tempo fotografico, a cura di E. Volpato (fino al 6 gennaio). A Palazzo Cavour (fino al 6 gennaio), si vedono le foto di Paolo Mussat Sartor in Luoghi d'arte e di artisti. 1968-2008: un vivido spaccato dell'ambiente artistico torinese anni Sessanta e Settanta attraverso i ritratti di protagonisti dell'Arte Povera ripresi nell'ambiente in cui abitano e lavorano (Catalogo Ringier).
Vale poi la pena di immergersi in un mondo ben diverso, trasversale e ambiguo, ma splendido, con la mostra Matthew Barney. Mitologie contemporanee (Fondazione Merz, fino all'11 gennaio). Barney, che si considera uno scultore, dà forma a un intero universo abitato da creature ibride, mutanti, seducenti e lussuriose, mitologiche e futuribili al contempo, impegnate in autoimposte lotte per la vita, in sfide epiche ma inesplicabili. La mostra presenta una serie di disegni racchiusi in teche scultoree e i due cicli maggiori di Barney: il noto Cremaster e la serie Drawing Restraint a cui l'artista lavora sin dagli esordi.
A Roma, fino al 6 gennaio oltre alle spettacolari Visioni interiori e alle video-trascendenze di Bill Viola (Palazzo delle Esposizioni) si vede, presso l'Auditorium, l'installazione site specific Superficie in ceramica di Carla Accardi, con l'elaborazione sonora di Gianna Nannini. L'installazione è curata da RAM - Radioartemobile con Fondazione Musica per Roma.
A Polignano a Mare (Bari), nel Palazzo Pino Pascali, si visita una piccola ma preziosa mostra dell'eccentrico e trasversale artista belga Jan Fabre, vincitore del "Premio Pino Pascali 2008" (fino al 18 gennaio, Catalogo Aliante).
Ancora in Puglia, il Castello Svevo di Bari ospita sino all'8 marzo il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: nuovo mito elaborato dall'artista, visione di un paesaggio rinnovato, frutto di una civiltà responsabile e pronta a cooperare per il bene comune e per un mondo sostenibile. In questo scorcio d'anno, il Terzo Paradiso può rappresentare un auspicio per un futuro più vivibile.

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