ArtEconomy24

Un italiano al Turner Prize

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Un italiano al Turner Prize

  • –di Sara Dolfi Agostini

C'è un italiano tra i candidati del Turner Prize 2009, Enrico David, ma soprattutto ci sono opere pittoriche e disegni, al punto che già si parla di un ritorno ad un'arte tradizionale dopo i recenti controversi sviluppi, culminati l'anno scorso nell'assegnazione del premio a Mark Leckey (Birkenhead, 1964), che per la mostra allestita nelle sale della Tate Britain - che precede la proclamazione del vincitore - aveva presentato un video in cui lui stesso parlava della cultura pop con autorevoli referenze, come il gatto Felix e i Simpson.
Per gli spettatori meno navigati dell'arte contemporanea, il Turner Prize è l'autorevole premio indetto nel 1984 in Inghilterra dai sostenitori di un arte nuova – the Patrons of New Art - per incrementare il patrimonio artistico contemporaneo della Tate Gallery e incoraggiare un interesse allargato del pubblico inglese (che vota anche il suo candidato) nei confronti dei recenti linguaggi artistici, spesso ostici ai non addetti. Criteri per la selezione degli artisti: un'età anagrafica inferiore ai cinquant'anni, la residenza nel Regno Unito e una mostra rilevante o altra presentazione del lavoro nei 12 mesi precedenti.

Il pubblico è stato dunque accontentato lo scorso anno? Non proprio, secondo i giornali britannici che, sulla base dei commenti rilasciati dai visitatori della mostra alla Tate Britain, non hanno ritenuto il video di Leckey rappresentativo degli ultimi sviluppi in campo artistico né particolarmente comprensibile. Per quest'anno il direttore della Tate Britain, Stephen Deuchar, nega un ritorno alla tradizione per ravvicinare il Turner Prize al suo pubblico, affermando che l'istituzione celebra il suo 25esimo anniversario in ottima salute.
Eppure, tre candidati su quattro - Richard Wright, Enrico David e Lucy Skaer – operano prevalentemente con tecniche tradizionali, quali appunto pittura e disegno; la voce fuori dal coro sembra essere il giovane artista Roger Hiorns (Birmingham, 1975), nominato per la sua capacità di esplorare processi chimici con effetti spettacolari, come appunto nell'intervento "Seizure" (2008) prodotto dall'istituzione no profit Artangel – che già ha condotto al Turner Prize Rachel Whiteread con la controversa scultura "House" (1993) - che trasformò un appartamento derelitto vicino a London Bridge in una magica caverna di cristalli azzurri. Un artista ancora poco conosciuto nel mercato secondario, con un solo passaggio lo scorso giugno da Pierre Berge & Associés con la fotografia a colori "114 people in the forest", rimasta invenduta.

Tornando all'artista italiano, Enrico David, è nativo di Ancona (1966) ma vive in Inghilterra dagli anni ‘80 ed è stato recentemente visto in Italia nella mostra "Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008" curata da Francesco Bonami per Palazzo Grassi, Venezia, e da poco conclusa. Pochi passaggi in asta: 6 con due invenduti e il top lot "The American Elle Earthworm" (1999) venduto da Phillips de Pury & Company a Londra il 29 febbraio 2008 per 10.500 sterline (stima 5-7mila).
La candidatura è arrivata per merito di "How Do You Love Dzzzzt By Mammy?", mostra allestita al Museum für Gegenwartskunst di Basilea e visitabile fino al 3 maggio 2009, e "Bulbous Marauder", al Seattle Art Museum, chiusa il 15 marzo scorso. David è, inoltre, definito nell'ambito del Turner Prize 2009 "un surrealista contemporaneo che crea dipinti, disegni e sculture intensi ed estremamente originali che comunicano sconvolgimento, provocazione e bellezza".
In particolare, il critico d'arte del quotidiano inglese "The Guardian", Jonathan Jones, ha riconosciuto in lui "un autentico stilista brillante e creativo"; opinione rilevante visto che è uno dei membri della giuria di quest'anno insieme a Charles Esche, direttore del Van Abbemuseum di Eindhoven, Mariella Frostrup, scrittrice e giornalista radiotelevisiva, Andrea Schlieker, curatrice indipendente e direttrice della Folkestone Triennial.

Da notare che non è la prima volta che un artista di origini italiane è nominato al Turner Prize: già Giuseppe Penone (Garessio, 1947), esponente di spicco dell'Arte Povera, lo era stato nel 1989, anno in cui il premio andò all'inglese Richard Long, alla sua quarta candidatura.
L'unica rappresentante femminile di quest'anno è l'artista Lucy Skaer (Cambridge, 1975), segnalata per la mostra alla Fruitmarket Gallery di Edimburgo (2008) e quella alla Kunsthalle Basel dal titolo "A Boat Used as a Vessel" visitabile fino al 14 giugno. L'artista sceglie spesso fonti di natura fotografica e possiede un forte legame con la realtà, punto di partenza per metamorfosi che inducono il soggetto delle sue opere ad una ambigua oscillazione tra figurazione e astrazione. Non si registra, per lei, alcun passaggio in asta.

Infine, ultimo contendente è Richard Wright (London, 1960), che ha colpito la commissione con i suoi disegni murali geometrici ed astratti che coinvolgono lo spettatore in una maggiore comprensione dello spazio architettonico che lo ospita, esposti alla mostra collettiva al 55esimo Carnegie International di Pittsburgh (fino a gennaio 2009), e con la personale alla Ingleby Gallery di Edimburgo, ispirata al progetto sperimentale "Quad II" concepito da Samuel Beckett per la televisione negli anni ‘80. Wright registra tre passaggi in asta e tutto venduto, top lot la gouache "Untitled" (2003) battuta da Phillips de Pury a New York il 31 marzo 2008 per 1.750 dollari comprese le commissioni (stima 3-4mila).
L'artista vincitore riceverà 25mila sterline, mentre gli altri candidati si spartiranno il resto del montepremi, corrispondente a 5mila sterline ciascuno. Per gli appassionati di arte contemporanea si rimanda, dunque, al primo appuntamento con l'inaugurazione della mostra collettiva alla Tate Britain il 7 ottobre prossimo, e all'annuncio risolutivo del vincitore il 7 dicembre, live su Channel 4.



Lucy Skaer
Solid Ground – Liquid to Solid in 85 years 2006
Coloured plaster - 10 parts
Approx 1.5 m x 1.5 m x 80 cm
Courtesy of the artist and doggerfisher, Edinburgh
Photography credit: Serge Hasenböhler



















Richard Wright
No Title 2007
Gouache on wall
Jardins Publics, Edinburgh International Festival
Commissioned by the Common Guild, Glasgow
Courtesy of Gagosian Gallery, London/New York and The Modern Institute/Toby Webster Ltd, Glasgow








Enrico David
Bulbous Marauder 2008
Gouache on paper
116 x 83 cm
Courtesy Galerie Daniel Buchholz, Köln/Berlin























Roger Hiorns
Seizure 2008
A Jerwood/Artangel Commission
Harper Road, London
Courtesy Corvi-Mora, London










© Riproduzione riservata