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Centro Studi per Soffici

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Centro Studi per Soffici

di Ada Masoero
Si è aperto ieri a Poggio a Caiano, nelle Scuderie della Villa Medicea voluta da Lorenzo il Magnifico, il museo e centro studi dedicato ad Ardengo Soffici (1879 - 1964), vero genius loci novecentesco di questi luoghi così ricchi di memorie antiche, che passò in quel borgo la gran parte della sua vita, dopo aver vissuto a Parigi tra il 1900 e il 1907, da protagonista dell'arte e amico stretto dei massimi artisti e intellettuali del tempo: da Apollinaire a Max Jacob, da Picasso a Braque.
A Parigi sarebbe tornato spesso ed è proprio a lui, che fu anche un brillante e corrosivo critico d'arte, che si deve la diffusione in Italia dell'impressionismo, del cubismo (fu tra i primi a vedere Les demoiselles d'Avignon nello studio di Picasso) e dell'arte più nuova: una ventata di internazionalità in un clima stagnante, diffusa dalle colonne della rivista «La Voce», fondata nel 1908 con Papini e Prezzolini; di «Lacerba», dal 1913 organo del futurismo, dopo la riconciliazione con il gruppo milanese seguita alla celebre "scazzottata" nel caffè fiorentino delle Giubbe Rosse, e di «Rete mediterranea», negli anni postbellici del «ritorno all'ordine».
Nelle magnifiche scuderie medicee disegnate dal Tribolo e oggi restaurate dal Comune che ospitano il Museo Soffici (affidato alla cura di Luigi Cavallo) si trovano una ricca biblioteca, con tutte le prime edizioni dei suoi scritti, l'intera bibliografia critica, le collane di tutte le riviste da lui dirette o a cui collaborò, un archivio in fieri di immagini e documenti e, al piano superiore, una sintetica ma significativa selezione di suoi dipinti e disegni, dati in comodato o in prestito da collezioni private, che, a rotazione, ne rileggono l'intera vicenda d'artista.
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