ArtEconomy24

Nicoletta Fiorucci: dall'antico al contemporaneo, dalla parte delle…

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Nicoletta Fiorucci: dall'antico al contemporaneo, dalla parte delle donne

  • –di Margherita Remotti

Non è passato molto tempo da quando, alla conferenza stampa di apertura del nuovo Maxxi a Roma, Zaha Hadid ha augurato alla struttura di ospitare più arte delle donne. Ma c'è chi come Nicoletta Fiorucci, parte del comitato esecutivo del museo, ha da tempo focalizzato la propria attenzione sull'arte al femminile. Collezionista fin dalla fine degli anni 70, inizia a raccogliere disegni antichi e acquerelli del Grand Tour, cominciando, dopo aver approfondito lo studio dell'arte antica, ad avvicinarsi all'arte povera, con lavori tra gli altri di Giulio Paolini, Pierpaolo Calzolari, Eliseo Mattiacci e Giuseppe Penone. La passione per il contemporaneo la spinge ad orientarsi sempre di più verso i giovani autori e da qui prende il via il nuovo filone della collezione tutto al femminile. Tra le opere delle artiste donne, la collezionista preferisce concentrarsi su sculture, foto, collage, video e installazioni a prezzi accessibili, dando il proprio attivo sostegno alla produzione di opere e alla realizzazione di progetti delle artiste. Già insignita del prestigioso "Gran Dame" nel 2005, Nicoletta Fiorucci sarà poi madrina dell'edizione 2010 del Premio che Veuve Clicot dedicherà all'arte contemporanea. Curato per l'Italia da Milovan Farronato, il Premio verrà assegnato, il prossimo giugno, ad una donna artista, curatrice o direttrice di museo coinvolte in una mostra al femminile sul territorio.

Come nasce e come si sviluppa questo nuovo filone della sua collezione?
Oggi ci sono molte più artiste donne dai 35 ai 45 anni rispetto al passato, quindi il passaggio della mia collezione è stato per così dire inevitabile. I primi lavori che hanno dato il via a questa nuova strada sono due l'installazioni di Latifa Echakhch, "Speaker's Corner", che erano presenti nel 2008 alla Tate Modern. Sono stata subito colpita dalla rappresentazione così elegante e assoluta di tematiche intense e complesse sull'immigrazione, che ho subito acquistato i lavori per una cifra attorno alle 8mila sterline ciascuno (i prezzi dell'artista franco-marocchina vanno dalle 4 alle 15mila sterline, ndr). La mia collezione ultimamente nasce e cresce proprio attraverso il contatto con le artiste, aspetto fondamentale. Non mi basta la sola vetrina delle gallerie. Amo portare avanti progetti ed è molto importante per me avere un curatore come Milovan Farronato, che faccia da tramite nel mio dialogo con le artiste.

Quali progetti ha in corso in questo momento?
Sto producendo un film d'arte girato da Runa Islam a Stromboli, che verrà presentato a Montreal alla fine di maggio e nuovamente quest'anno offrirò una residenza ad un'artista a Viafarini a Milano: Sharon Hakema, di cui ha già acquistato un lavoro (i suoi prezzi vanno dai 5 ai 30mila euro, ndr).

Crede che il lavoro delle artiste si differenzi da quello degli uomini, nel messaggio piuttosto che nella forma?
Non c'è una sostanziale differenza a livello tematico o formale tra le opere di uomini e donne. Oggi poi c'è molta più omosessualità nell'arte e anche i linguaggi si intrecciano. Certo le donne hanno sempre lavorato più sul tema del corpo e in modo meno estremo di tanti uomini. Purtroppo la differenza sta ancora nei prezzi: le opere degli artisti uomini hanno sempre quotazioni più alte.

In un momento di crisi, il mercato delle artiste ne ha risentito o piuttosto giovato?
Nell'ambito dell'arte emergente, non c'è stata crisi, quindi le artiste più giovani non ne hanno risentito. Le più storicizzate ne hanno risentito maggiormente. Purtroppo si pensa ancora che il lavoro di una donna sia un investimento meno sicuro di quello di un uomo. Ma le cose possono cambiare: oggi la presenza femminile nell'arte è decisamente maggiore, non solo tra le artiste, ma anche tra le collezioniste, le curatrici, le direttrici di museo, i membri dei comitati esecutivi delle principali istituzioni artistiche e così via.

A quali opere di artiste della sua collezione è più legata?
Ai collage e alle sculture dell'artista polacca Goshka Macuga (i suoi prezzi vanno da 4mila a 15-18mila sterline, ndr) alle sculture di Eva Rothschild (che quotano attorno alle 20mila sterline). Tutte opere acquistate nel 2008.

Quali sono i prezzi medi per un'artista affermata? E per una giovane?
Dipende, ma in generale vanno dai 50-60mila ai 100-150mila euro, con picchi anche più alti solo per poche. Anche nel caso delle artiste giovani la cifra può variare. Un'opera di Paola Pivi, ad esempio, costa in media 25mila euro, mentre per altre i prezzi possono essere anche più contenuti, specialmente fuori dall'Italia, dove c'è più competizione. Dipende sempre dal media e dalla carriera dell'artista: se nel curriculum ci sono mostre importanti, se i lavori sono già entrati in collezioni museali o private di un certo pregio, etc.. Il prezzo non lo fa l'età, ma la carriera.

A quali artiste guarda maggiormente in questo momento?
A parte quelle che ho già nominato e i progetti che sto seguendo ora, mi interessa molto il lavoro di Sissi (le cui opere hanno un prezzo medio di 10mila euro), di Liliana Moro, artista italiana straordinaria con una sensibilità vicina all'arte povera (prezzi sui 20-30mila euro) e Paola Pivi, le cui mostre sono sempre sold out (con prezzi medi sui 25mila euro, ndr). Amo molto anche al lavoro di Marisa Merz, un grande classico ancora attualissimo (prezzi dai 60 ai 120mila euro, ndr). Tra le giovanissime, poi, c'è l'ancora poco conosciuta Anna Franceschini (prezzi sui 4mila euro) e, infine, mi piacerebbe poter riscoprire il lavoro di Roberta Silva, artista italiana che da molti anni non si vede più, forse perché parte di una generazione, ora sui 45 anni, che ha fatto molto fatica ad affermarsi. È il mio buon proposito per il 2010!

Quali sono le piazze più aperte al mercato dell'arte al femminile dal suo punto di vista?
Credo che in assoluto Londra sia la più viva sia dal punto di vista della produzione dell'arte al femminile, sia dal punto di vista del mercato. Freeze ha contribuito molto ad alimentare l'interesse, già molto vivo, per il lavoro delle donne. Molte artiste hanno già partecipato al Turner Prize, anche se normalmente lo vincono gli uomini. Credo semplicemente che prima di quest'ultimo periodo le donne non si sentissero legittimate a creare arte e che ora i tempi siano più maturi e i cambiamenti li stiamo già vedendo.



Eva Rothschild, Old Masters, 2009, powder coated aluminium, leather, fabric, armature. I prezzi per una scultura dell'artista si aggirano sulle 20mila Sterline














Goshka Macuga, Untitled, 2009. Collage on hand printed silver gelatin, 38x25.3 cm. L'opera è ispirata all'isola di Stromboli e il prezzo è 4500 sterline























Goshka Macuga, Monologue, 2009. Collage on hand printed silver gelatin, 57.5x89 cm. L'opera è ispirata all'isola di Stromboli e il prezzo è 4500 sterline

© Riproduzione riservata