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Disegni d'oggi preziosi come tele

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Disegni d'oggi preziosi come tele

Da dieci anni in qua i lavori fatti di carta (installazioni) o su carta (stampe, disegni, acquerelli, tempere) stanno conquistando interessanti quote di mercato. I disegni contemporanei, in modo speciale, non sono più considerati opere "minori", bensì parte integrante del processo creativo e spesso sono apprezzati per la loro maggior spontaneità e immediatezza. Negli ultimi sette anni, ad esempio, si sono viste a New York mostre molto belle, interamente dedicate ai lavori su carta di Cy Twombly, Ed Ruscha, Chuck Close e Terry Winters e cresce il numero di conoscitori e collezionisti.
Va chiarito subito, però, che i disegni sono esemplari unici e hanno perciò quotazioni più importanti, che seguono i valori di dipinti e sculture. Ad esempio fanno notizia i fogli di Walton Ford (1960), lo statunitense che a New York, da Phillips de Pury, ha battuto il record di 1.022.500 $ con «Loss of the Lisbon Rhinoceros» (2008), venduto il 13 maggio scorso al doppio della stima. Il giorno successivo anche «La Fontaine» (2006) ha raddoppiato passando di mano per 746.500 $. Sue opere sul tema del «Bestiarium» sono in mostra fino al 6 giugno all'Hamburger Bahnhof di Berlino e poi andranno all'Albertina di Vienna dal 18 giugno al 10 ottobre.
Le stampe d'arte, invece, sono multipli e si attestano su cifre più contenute. Tra i record più recenti quelli di Louise Bourgeoise (1911-2010) con «He disappeared into complete silence» (incisione a bulino, suite di 9 fogli tirati in 44 esemplari) battuto a 230.500 $ da Sotheby's New York, il 29 ottobre 2009; di Ed Ruscha (1937) con «Hollywood» (serigrafia a colori, cm 31,5 x 100,3), aggiudicata per 133mila $ da Sotheby's New York, il 2 novembre 2007 e di Richard Hamilton (1922) con «Swinging London III» (serigrafia a colori e collage, cm 68,1 x 85,6), venduta a 113mila $ da Sotheby's Londra, il 28 marzo 2006.
Sul mercato primario sono molte le gallerie che trattano fogli e multipli di carta. A New York la Ifpda (168 operatori specializzati) organizza ogni novembre una fiera al Park Avenue Armory e durante l'Art Basel Miami Beach sponsorizza la fiera INK Miami. In Europa il «Salon du dessin contemporain» ha luogo al Carrousel du Louvre di Parigi, mentre la «London Original Print Fair» si svolge da 25 anni a fine aprile. Anche Tefaf di Maastricht ha introdotto nel 2010 la sezione «Tefaf on Paper»; la prima edizione è stata ben accolta dal pubblico e ha portato 19 nuove gallerie. Tra le proposte degne di nota una scultura in carta dipinta, opera di Abraham David Christian, in vendita da Utermann di Dortmund.
L'uso della carta come materiale compositivo per installazioni, ritagli e sculture ormai fa parte del linguaggio contemporaneo non solo tra gli emergenti, ma anche tra gli artisti già quotati sul secondo mercato. Tra i più noti ci sono Kara Walker (1969), che per le sue silhoutte (figurine ritagliate) ha raggiunto la fama in giovane età ed esporrà dal 20 giugno alla Biennale di Santa Fe e a settembre al CCA Wattis di San Francisco; Tom Friedman (1965), che usa la carta per complesse sculture in cui sfida i limiti dei materiali (questa settimana si conclude una personale al Magasin 3 di Stoccolma e dal 21 agosto sarà esposto alla Aichi Triennale in Giappone); e Lu Shengzhong (1952), di cui sono state vendute due opere-collage, «Customs in Shaanbei» e «Work of Arts» entrambe del 1991, alle aste di Christie's Hong Kong «Asian Contemporary Art (Day Sale)» il 30 maggio per 50mila HK $ (6.471 US $) ciascuna da una stima di 40-50mila HK $).
Gli scambi di pezzi unici di giovani emergenti hanno ancora molti margini di crescita e registrano stime medie sui 10-20mila euro a installazione, ma anche un'opera vintage e seriale degli anni '70 di Ed Ruscha può essere acquistata per meno di 10mila $. Nel caso di autori che producono poco e hanno una lunga lista d'attesa, come Brice Marden o Vija Celmins, la sola alternativa per possedere qualcosa di loro è spesso acquistare una stampa.
Silvia Anna Barrilà
Marina Mojana
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EMERGENTI
Sulla scena italiana crescono talenti da 3mila a 20mila €
- Sono giovani talentuosi che realizzano un progetto concettuale con l'intelligenza della mano; la loro è una gestualità artigianale e colta: hanno scelto carta, cartone o collage come forma espressiva e originale. Quotano da 3mila a 20mila euro a opera, ma non sono ancora scambiati in asta. Tra gli emergenti la tedesca Angela Glajcar (1970), che scolpisce blocchi di cartone, pluripremiata in patria e trattata a Milano da Grossetti Arte Contemporanea; la bolognese Sabrina Mezzaqui (1964) che seduta al tavolo, taglia, incide, piega, infila, pensa e crea raffinati lavori in vendita alla Galleria Continua di San Gimignano e da Massimo Minini di Brescia. Alcuni di loro hanno già varcato l'Oceano conquistando la Grande Mela, invitati alla grande mostra "Slash: Paper Under the Knife"; sono il bergamasco Andrea Mastrovito (1978), allestitore di ambienti di carta tagliata a mano, trattato dalla Galleria 1000eventi e da Antonio Colombo di Milano e il romano Pietro Ruffo (1978), formatosi a Londra e Berlino, con mostre in Usa e Giappone e in vendita a Roma da Lorcan O'Neill. Infine due giovani promesse: Elisabetta Di Maggio e Alexandra Nicolaeva, viste al Miart e in Fabbrica del Vapore a Milano. (M.Moj.)
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