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Una casa di delizia all'asta

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Una casa di delizia all'asta

di Marina Mojana
Wannenes Art Auctions, casa d'aste italiana in espansione e leader del comparto antiquariale, apre la sessione autunnale con la vendita degli arredi di Villa Coardi di Carpeneto Mazza. L'appuntamento è per il 24 settembre a Genestrello, vicino a Montebello della Battaglia, nel l'Oltrepo Pavese, ed è di quelli da non perdere per varie ragioni. Anzitutto perché la dimora ha una storia lunga: di conti in conti è passata anche tra i lasciti all'Ospedale Maggiore, ha visto soggiornare nelle sue stanze regnanti e principi, il duce e Garibaldi. In secondo luogo perché l'offerta di questa House Sale nostrana è molto ricca: gli oltre mille lotti saranno esposti dal 18 al 23 settembre dalle ore 10 alle 18 e poi battuti in Villa in sei tornate d'asta il 24, 25 e 26 settembre prossimi. Non sono né una collezione singola, né una raccolta omogenea, ma un insieme di dipinti, oggetti, marmi e arredi da giardino accumulatisi nel tempo e testimoni del lungo e importante vissuto della residenza patrizia.
Una dimora che con discrezione accolse e ospitò Vittorio Emanuele III Re d'Italia, Umberto e Maria José Principi di Piemonte, il Capo del Governo Benito Mussolini e ancor prima Nino Bixio e un vittorioso Giuseppe Garibaldi di ritorno dal Tirolo, dove l'11 settembre 1866 aveva forzato le difese austriache e si era aperto la strada per Trento. Fu ospite a Genestrello dell'amico Marchese Giorgio Pallavicino, allora proprietario della residenza e di quel giorno si conserva ancora intatta la documentazione fotografica presso il Museo Civico di Pavia. Acquistata nel 1857 dai Marchesi Lunati, la proprietà venne ceduta nel 1923 dal conte Paolo Barbiano di Belgioioso (ultimo erede dei conti Pallavicino) all'avvocato Ettore Cazzaniga, che nel 1934 la rivendette all'ingegner Adolfo Mazza, noto e fortunato industriale.
Tra i dipinti si segnalano Lot e le figlie del genovese Gioacchino Assereto (1600 - 1650) stimato 60mila - 80mila euro; una grande serie di Capricci architettonici attribuiti allo scenografo bolognese Gaetano Ottani (1722 - 1808); il San Gerolamo penitente di Girolamo Muziano (1530 circa - 1592) che condivise l'avventura tardo manierista romana con Federico Zuccari e molti gradevolissimi ritratti di famiglia e interessanti vedute della proprietà, come i due prospetti della Villa dipinti a tempera su compensato nell'Ottocento e stimati 2mila- 3mila euro l'uno. Tra gli innumerevoli set di sedie, poltrone, tavoli e tavolini d'appoggio si segnalano una console neoclassica, forse emiliana; una bella e rigorosa ribalta lombarda in radica di noce con cornici ebanizzate, quotata 20mila-30mila euro e una coppia di tavoli da muro in legno intagliato e dorato, con il piano in marmo grigio, manufatti a Roma nel XVIII secolo e quotati 15mila - 20mila euro la coppia. Non mancano armadi, cassettoni e una elegante libreria, valutata 18mila - 27mila euro.
L'asta si preannuncia una vera e propria vendita all'inglese e si svolgerà all'interno della Villa con pezzi importanti battuti a fianco di oggetti più modesti. Un genere di incanto che in Italia è curato con particolare abilità da Wannenes Art Auctions fin dal 2001, quando Guido Wannenes – oggi erede quarantenne dell'affermata dinastia di antiquari genovesi – esordì sul secondo mercato con la vendita degli arredi di una dimora patrizia toscana. «Nel Regno Unito queste dispersioni sono parte della tradizione e della cultura locale – spiega Guido Wannenes, a.d. del Gruppo – e stanno diventando una felice realtà anche in Italia, dove esiste un vivace mercato collezionistico interessato a opere meno eclatanti, ma non per questo meno attraenti».
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