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L'Arte asiatica riprende quota

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L'Arte asiatica riprende quota

  • –di Silvia Anna Barrilà

Alla riapertura della stagione artistica internazionale, nelle prime due settimane di settembre, i riflettori sono stati puntati sull'arte asiatica con il susseguirsi di eventi quali la Biennale di Gwangju, quella di Taipei, la fiera ShContemporary a Shangai e KIAF a Seoul. Questa settimana l'Asia è stata protagonista anche dei primi incanti autunnali, con l'Asia Week a New York.

Tra le aste in calendario le uniche dedicate al comparto moderno e contemporaneo sono state quelle di "South Asian Art" che si sono tenute mercoledì 15 da Christie's e giovedì 16 da Sotheby's. La categoria include artisti provenienti da India, Nepal, Indonesia, Pakistan, Burma, Tailandia e Malesia, ma le vendite di New York sono state dominate dai grandi nomi dell'arte moderna e contemporanea indiana.

Christie's ha presentato 106 opere con la stima totale più alta mai offerta in questo campo, più di 10 milioni di $. Le aspettative però non sono state pienamente soddisfatte e il totale realizzato è stato di 7,5 milioni di $, vale a dire il 64% del valore e il 61% per lotto (65 lotti venduti). La stessa asta l'anno scorso aveva realizzato poco meno di 6,3 milioni di $ con 63 lotti venduti, mentre nel 2008 il risultato era stato di 12,6 milioni di $ con il 78% di venduto per valore e il 67% per lotto (65 lotti).

Il top lot è stato, come atteso, un dipinto del maestro dell'arte indiana moderna Syed Haider Raza (1922) dal titolo "La Terre" (1985), ma il valore battutto di 1,9 milioni di $ non ha raggiunto la stima di 2-2,5 milioni di $. Ci si attendeva forse per l'opera un risultato simile a quello di "Saurashtra" (1983), che lo scorso giugno a Londra è stata battuta per quasi 3,5 milioni di $ stabilendo il record per l'artista e per un'opera d'arte moderna indiana. Le opere provengono entrambi dallo stesso periodo chiave nella carriera dell'artista, in cui ha rielaborato le proprie origini indiane, e presentano caratteristiche simili per dimensioni e calibro.


Il secondo risultato migliore è stato quello di Francis Newton Souza (1924-2002) con "Untitled (Large Head)", un olio su tela del 1962 battuto per 1,4 milioni di $ (stima 1,2-1,8 milioni). Il mercato di Souza ha visto un'enorme crescita dal 2005 a oggi, come riporta The Art Research Technologies. Il picco del prezzo medio delle sue opere si è avuto nel 2008, quando è arrivato a circa 158mila $, il 52% in più rispetto al 2005, e ancora oggi c'è molta richiesta per la sua opera.
Al terzo posto nella top ten delle opere vendute si è piazzata la star dell'arte contemporanea indiana, Subodh Gupta (1964), con "Two Cows", battuta per 542.500 $, quasi il doppio del valore basso di stima (280-350mila $).

Tra le opere rimaste invendute vi sono varie opere di Atul Dodiya (1959), tra cui "Kalki" (2002), che era stata segnalata tra gli highlights e stimata 180-250mila $.

Sotheby's ha battuto il giorno dopo arte asiatica per 7,5 milioni di $, vale a dire l'86,7% di venduto per valore e il 71,8% per lotto (79 lotti su 110; la stima era di 6-8,8 milioni di $). La stessa vendita nel 2009 aveva totalizzato 3,7 milioni di $ con 89 lotti offerti di cui 63 avevano trovato un acquirente (70,8% per lotto e 90,9% per valore). Nel 2008 la vendita aveva realizzato 7,8 milioni di $ con 82 lotti venduti su 126 (65,1% per lotto e 79,7% per valore).
Anche qui il top lot della vendita è stata un'opera d'arte moderna, "Cinq Sens" di Maqbool Fida Husain (1915), battuta per 782.500 $ (stima 500-700mila $). Il dipinto è appartenuto alla collezione del regista italiano Roberto Rossellini, al quale il pittore era legato da una profonda amicizia e per il quale aveva realizzato l'opera. È una di 16 opere dell'artista offerte all'asta per celebrare il suo 95esimo compleanno (il 17 settembre) che sono state vendute tutte tranne una ("Untitled", anni 60, stima 100-150mila $).

Sono rimasti invenduti anche un ritratto di F.N. Souza dal titolo "Untitled (Head of a Man with Long Nose)" che era stato annunciato tra gli highlight e stimato 120-180mila $, e "Rajasthan", un trittico di S.H. Raza stimato 300-500mila $.

Nel segmento contemporaneo i migliori risultati sono ancora una volta di Subodh Gupta con "Saat Samundar Par II" (2003), olio su tela battuto per 290.500 $, e "OK MILI", installazione del 2005 passata di mano per 266.500 $. Altre opere di artisti contemporanei annunciate tra gli highlight, come "Imposter" di Bharti Kher (1969) stimata 120-180mila $ e "Metropolis 1 (Diptych)" di Thukral & Tagra (1976 e 1979) stimata 20-30mila $, sono rimaste invendute.

Le vendite di Christie's e Sotheby's sono state precedute l'8 e il 9 settembre da quelle online di Saffronart, una casa d'asta specializzata in arte indiana via web. Il totale realizzato è stato di 6,4 milioni di $, al di sotto del valore basso di stima di 6,5 milioni di $. Comunque la percentuale di lotti venduta è stata del 76% e il 51% dei lotti hanno superato il valore alto di stima. Il top lot anche in questo caso è stato di S. H. Raza con "Bhartiya Samaroh", battuto per 905mila $ (stima 600-800mila $).

Per quanto Hugo K. Weihe, direttore internazionale di arte asiatica da Christie's e specialista di arte indiana e del sudest asiatico, ha dichiarato prima delle aste all'agenzia Indo-Asian News Service (IANS) che "diversamente dall'anno scorso, quando i maestri moderni erano molto richiesti, quest'anno gli artisti contemporanei sono tornati sul mercato e tengono bene i loro prezzi", l'arte moderna indiana sembra mantenere una posizione di primo piano.

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