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La classe A dell'arte contemporanea

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La classe A dell'arte contemporanea

Gli artisti tedeschi contemporanei sono tra i più riconosciuti sul mercato. Nomi quali Gerhard Richter e Neo Rauch sono richiestissimi, soprattutto negli Stati Uniti e sono le star della pittura made in Germany; una forza commerciale, oltre che culturale, solida e capillare, che rispecchia quella del loro sistema-paese. Il mercato del l'arte tedesco come lo conosciamo oggi, infatti, è nato nel Dopoguerra a Colonia, dopo la distruzione di Berlino che era stata il maggiore centro artistico del paese nei primi decenni del Novecento. I primi movimenti ad affermarsi sono di provenienza internazionale, come l'Espressionismo Astratto e l'Op-Art. Quest'ultima influenza la nascita del Gruppo Zero a Düsseldorf, ritornato in auge da poco con la vendita della Collezione Lenz Schönberg: 26,4 milioni di euro e top price per Heinz Mack (233mila €), Otto Piene (254mila €) e Günther Uecker (969mila €). Mentre negli anni '60 e '70 l'arte tedesca è fortemente nazionalista con Joseph Beuys (1921-86), Georg Baselitz (1938), Anselm Kiefer (1945) e Markus Lüpertz (1941), che si confrontano con il passato nazista e il senso di colpa. Negli stessi anni emergono due talenti: Gerhard Richter (1932) e Sigmar Polke (1941-2010). Richter è il pittore tedesco vivente oggi più pagato in assoluto, con un record di quasi 16 milioni di dollari battuti per «Kerze» nel 2008 (vedi pag 26). Sei mesi fa ArtTactic lo ha messo al primo posto nella classifica internazionale sulla fiducia del mercato, mentre le sue aggiudicazioni più recenti sono per opere già in collezione Lehman: 458.000 $ per «Betty», record per un'opera fotografica dell'artista e 506.500 $ e 458.500 $ per due quadri astratti degli anni '90. Altri capolavori, tra cui «Zwei Bäume» (800mila-1,2 milioni di £), saranno offerti da Christie's in ottobre, mentre da Sotheby's passeranno opere di Kiefer quali «Böhmen liegt am Meer» (stima 500-700mila £) e «Flieder» (300-400mila £) e di Baselitz come «Tränen» (150-200mila £). In novembre, da Sotheby's New York, sarà esitato «Matrosen» del 1966 (stima 6-8milioni $), proveniente dal Weserburg, il Museo per l'Arte Moderna di Brema che ha bisogno di finanziarsi.
Il boom degli scambi inizia negli anni '80, con una fase toro del mercato che registra una vertiginosa impennata dei prezzi dei Neue Wilde (i Nuovi Selvaggi), una corrente pittorica neo-espressionista, l'equivalente della Transavanguardia italiana, rappresentata a Berlino da Helmut Middendorf, Rainer Fetting e Salomé. La crisi dei primi anni '90, tuttavia, ferma la loro corsa e oggi fanno record da 200mila € al massimo. Secondo uno studio recente di Art Market Insight (settembre 2010), i tedeschi più richiesti sono quelli delle generazioni successive: Martin Kippenberger (1953-1997), Andreas Gursky (1955) e Neo Rauch (1960). Gli scambi di Kippenberger registrano nella prima metà del 2010 il 70% del profitto totale del 2009. Il risultato migliore è 2,6 milioni di £ per «Fliegender Tanga» (Christie's Londra); nel 1999, due anni dopo la sua morte prematura, «Untitled» (1988) segna il suo primo record con 650mila $ (Christie's New York), cioè dieci volte la stima, mentre la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 2003 fa salire l'indice di prezzo del 219% in due anni. C'e dunque attesa per le aste di ottobre da Christie's dove passeranno di mano «UNO-Gebäude-Haus per la Pax» (500-700mila £) e «Untitled (Die Erfindung eines Witzes)» (450-650mila £).
Tra i tedeschi più sostenuti dal mercato Neo Rauch ha recentemente beneficiato delle celebrazioni tenute per il suo 50esimo compleanno: 15 opere sono andate all'asta con tre risultati eccezionali di cui il più alto è 1,1 milioni di $ per «Suche» (Christie's New York). Sotheby's ha appena venduto «Einbruch», parte della collezione Lehman, per 542.500 $ e batterà «Werf» a ottobre (100-150mila £). Dal 2009 il suo indice di prezzo è cresciuto dell'85 per cento.
Ma chi sono le nuove superstar? Daniel Richter (1962) e Jonathan Meese (1970). Richter proviene dalla scena punk di Amburgo ed è giunto tardi alla pittura. Nonostante ciò il suo top price di 824mila $ (Sotheby's New York) è del 2007, anno della sua prima retrospettiva alla Kunsthalle di Amburgo, visitata da 120mila persone. Jonathan Meese, pure amburghese, è considerato l'enfant terrible dell'arte tedesca ed è una scoperta di Daniel Richter. Dà scandalo con performance in cui ripropone i simboli del Nazismo, per neutralizzarne il significato, oppure per ridare loro vita in questo tempo di "dittatura dell'arte"?
Oltre alle aste ci sono poi gli appuntamenti ormai consolidati con il mercato primario come il Gallery Weekend di primavera, alla 6ª edizione, la fiera Art Forum, alla 15ª e abc (art berlin contemporary) entrambi dal prossimo 7 al 10 ottobre.
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