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Da Wannenes gli arredi di Villa Coardi superano di tre volte le stime

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Da Wannenes gli arredi di Villa Coardi superano di tre volte le stime

  • –Di Roberta Olcese

«Quando la proposta è oggettivamente valida il mercato risponde». Guido Wannenes amministratore delegato dell'omonima casa d'aste commenta così, il risultato migliore ottenuto dalla sua azienda in quasi dieci anni di vita. E a sorpresa il dipartimento più redditizio risulta essere quello degli arredi antichi che negli ultimi tempi ha subito più degli altri la recessione del mercato, in particolare quello medio.

La housesale di Villa Coardi di Carpeneto Mazza a Genestrello, dimora patrizia dei marchesi Pallavicino e oggi proprietà di privati vicino a Montebello della Battaglia, nell'Oltrepo Pavese si è conclusa lo scorso 26 settembre dopo tre giorni di asta e ha totalizzato 3.030.340 euro diritti inclusi (contro un milione previsto). Il 92,75% dei 979 lotti proposti ha trovato un acquirente.

Il risultato è interessante, innanzitutto perché il mercato degli arredi in Italia negli ultimi anni è stato sottovalutato: sia dalle case d'asta internazionali che raramente organizzano house sale e hanno chiuso i dipartimenti preferendo inviare i lotti più importanti nelle sedi estere, sia dagli operatori di settore, colpiti da una crisi opprimente. Basti pensare a quante fiere hanno dovuto ridurre il numero degli espositori. <Penso che il problema sia nell'offerta e non come abbiamo creduto fino a oggi nella domanda dei compratori> commenta Wannenes.

La vendita di Genestrello ha superato le più rosee previsioni e triplicato la riserva d'asta. Solo nel weekend espositivo si sono registrati ben 1.200 visitatori nella dimora che ospitò personaggi illustri da Vittorio Emanuele III, a Umberto e Maria Jose di Savoia, Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio e infine perfino Benito Mussolini. E in occasione delle tre giornate di vendita in sala erano presenti più di 200 persone.

«Gli arredi sono usciti per la prima volta dalla villa e questo li ha resi interessanti per i collezionisti che hanno battagliato con i mercanti a cui spesso è toccato il ruolo di underbidder» racconta il titolare della casa d'aste in questo caso anche responsabile della vendita.

I mille lotti in catalogo comprendevano dipinti, mobili, sculture, argenti, marmi, arredi da giardino e memorabilia. I top lot ancora una volta sono stati i dipinti, ma anche negli altri dipartimenti si sono registrate buone vendite, e incrementi superiori al 300%.

Le tele "Lot e le figlie" e "Tommaso apostolo" del genovese Gioacchino Assereto hanno realizzato rispettivamente 73.800 euro e 44.280 euro, pare siano state acquistate da un mercante internazionale e potrebbero tornare sul mercato magari alla prossima Maastricht. Il dipinto "Ercole e Onfale" opera di un pittore romano del XVIII secolo è stato venduto per 81.180 euro.

Per il dipartimento ebanisteria tra le vendite più interessanti c'è stata una coppia di tavoli romani del XIX secolo che è stata aggiudicata per 67.650 euro, mentre un cassettone del Sei-Settecento in legni vari e dorature ha raggiunto i 43.050 e una ribalta lombarda in radica e cornici ebanizzate ha realizzato 47.970 euro. «Le stime erano conservative, ma non ci aspettavamo una risposta così forte dal mercato. Il discorso affettivo è stata una componente di rilievo» In sala o meglio nel tendone allestito dinanzi la villa per l‘aggiudicazione dell'incanto si sono ritrovati anche alcuni abitanti della zona che hanno acquistato cimeli della storia locale. «Due persone hanno riconosciuto la firma di una loro bisnonna sotto un dipinto di poco valore e lo hanno conteso a lungo, l'atmosfera era quello delle vendite inglesi».

Tra gli altri risultati significativi una specchiera con cornice dorata e specchi è stata battuta a 35.670 euro. Anche le arti applicate come il "Trionfo" in porcellana cinese del XVIII secolo montato in legno dorato nel XIX andato a 9.840 euro, o le due coppie di "Grandi elementi decorativi da giardino" in pietra hanno registrato interesse e sono state vendute a 9.348 euro e 10.086 euro.

Per Guido Wannenes l'Asta di Villa Coardi Carpeneto Mazza: <è anche la soddisfazione di veder premiare un progetto coraggioso iniziato nel 2008 quando, contro corrente, ci ampliammo aprendo sedi e allargando lo staff a persone competenti. Oggi quest'organizzazione ci ha permesso di raggiungere un risultato che va oltre le aspettative, e che avrà certo una ricaduta positiva su tutto il mercato».

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