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Da Christie's Londra il Contemporaneo torna sugli scudi

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Da Christie's Londra il Contemporaneo torna sugli scudi

  • –di Giovanni Gasparini


Le aspettative di rilancio dell'arte contemporanea sono state confermate dall'asta serale organizzata il 14 ottobre da Christie's a Londra; i due cataloghi di arte italiana e contemporanea in generale hanno portato un totale di 38,2 milioni di sterline (con commissioni), oltre il doppio dell'annus horribilis 2009, quando erano stati raccolti solo 17 milioni di £.
Metà del risultato, 19,5 milioni di sterline, giusto al centro delle stime pre-asta di 16-22,7 milioni di £, è dovuto alle 44 opere aggiudicate sulle 51 di arte contemporanea non italiana proposte (venduto 86% per lotto, 92% per valore); secondo la casa d'aste, i due terzi degli acquirenti sono europei, ed è stata notata un presenza di "molti nuovi collezionisti".
L'azzardata scommessa di presentare come lotto principale un lavoro di Damien Hirst, il cui mercato è notoriamente inflazionato a seguito della "storica" asta del novembre 2008, ha tutto sommato pagato: due collezionisti si sono brevemente contesi "I am Become Death, Shatterer of Worlds", una composizione di farfalle su vernice rossa poste a guisa di rosoni, venduto ad un misterioso acquirente al telefono per quasi 2,2 milioni di £ (con commissioni), al di sotto della stima di 2,5-3,5 milioni.
Le grandi dimensioni dell'opera (oltre 5 metri di lunghezza) e il particolare significato del titolo, storicamente legato alla tradizione Indù e ripreso da Oppenheimer per descrivere la prima esplosione atomica nel 1945, hanno probabilmente contribuito a raggiungere quello che Francis Outread, il responsabile dell'asta, ha definito "un prezzo elevato" che a suo avviso indica come il mercato dell'artista inglese "raggiunga buone performance" soprattutto delle opere principali, nonostante una certa "sovrabbondanza dell'offerta".
La vera sorpresa però è stata la performance di una coppia di "statue" di resina coloratissime di due personaggi resi famosi dalla fantasia fumettistica di Takashi Murakami: "Kaikai Kiki", lavoro del 2005 prodotto in cinque copie, ha scatenato un vero e proprio ping pong di rilanci in una sala stracolma, finendo la sua corsa nelle mani di un compratore presente in sala, pronto a sborsare quasi 2 milioni di sterline, una volta che le commissioni si sono aggiunte al prezzo battuto di 1,7 milioni di £: oltre tre volte la stima più alta di 600mila £.
Francis Outread di Christie's ha legato l'inusuale performance alla recente e controversa esposizione delle stesse opere di Murakami alla Reggia di Versailles, citando un vero e proprio "effetto Versailles" sui prezzi dell'artista giapponese.
Fra le opere che hanno ottenuto risultati ben oltre le aspettative si nota una foto di grande formato di Andreas Gursky, "New York, Stock Exchange", risalente al 1991 e ironicamente parte della collezione della defunta Lehman Brothers, aggiudicata a 433.250 £ (con commissioni), rispetto ad una stima di 100-150mila £, nonché un lavoro del recentemente e prematuramente scomparso Sigmar Polke, "The Couple", che ha raggiunto 770mila £, oltre due volte la stima più bassa di 350mila £.
Martin Kippenberger, invece, ha visto un'opera rimasta invenduta e la seconda aggiudicata sotto la stima ad un unico acquirente.
Fra gli artisti in forte crescita si sono notati Kelly Walker, Otto Piene, Liza Lou e Roman Opalka, tutti premiati da nuovi record di prezzi personali.

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