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A Frieze si vendono lavori dai prezzi medi

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A Frieze si vendono lavori dai prezzi medi

Uno degli appuntamenti più importanti del calendario del contemporaneo, Frieze, alla sua 8ª edizione, si è inaugurata il 13 ottobre a Londra, tra la chiusura di Art Forum Berlin (10 ottobre) e l'apertura di Fiac e dell'opening a Parigi (20 ottobre) della nona galleria di Larry Gagosian, appena incoronato dall'«ArtReview» la più potente figura del sistema dell'arte. Il valore commerciale di Frieze, secondo la compagnia Hiscox Ltd, è di 375 milioni di $. Un mix di star, artisti e collezionisti hanno già visitato Frieze: Steven Cohen, Dakis Joannou, il gioielliere Laurence Graff, la collezionista russa Dasha Zhukova, fidanzata di Abramovich, la modella Claudia Schiffer, il direttore della Tate Nicolas Serota e gli artisti Ai Wei Wei, Thomas Demand, Tracey Emin e Gavin Turk. Ma c'è anche qualche assenza: «Abbiamo deciso di non partecipare a Frieze per non mettere sotto pressione gli artisti e farli produrre solo per le fiere» dice Olivier Belot, direttore di Yvon Lambert, per la prima volta assente a Frieze. Quest'anno sono 173 le gallerie provenienti da 29 paesi con una forte presenza latino americana (sette gallerie e molti artisti). Fortes Vilaça presenta Los Carpinteros con «Reading Room», 2010 (per 125mila £), Marian Goodman propone opere di Gabriel Orozco tra cui «Right Couple», 2010 a 20mila $; Richard Ingleby mostra i lavori di Iran do Espírito Santo, come «Red Bulb 2», 2009, in vendita per 15mila $. Anche il lounge per i clienti di Deutsche Bank, sponsor della fiera da sette anni, è dedicato ad Orozco: ogni anno la banca compra per la collezione aziendale 20 opere – carte e foto – dalle 3mila alle 5mila £. Riflettori puntati sul giovane anglo-giapponese Simon Fujiwara: il suo progetto «Frozen City» ha vinto The Cartier Award 2010, che finanzia la produzione di un'opera fino a 10mila £, offre mille £ all'artista e una residenza Gasworks di Londra.
Vendite, caute, ma stabili fin dalle prime ore dell'apertura: più facili quelle con prezzi medi come «Altes Spiel» 2009/2010, di Thomas Scheibitz acquistato da un collezionista europeo da Spruth Magers per 80mila € o «Contact», 2010 di Michael Raedecker venduto per 65mila £ a un collezionista sudamericano da Hauser & Wirth. Più rari gli scambi multimilionari come quello per il cabinet di Damien Hirst «The True Artist Helps the Worls by Revealing Mystic Truths» del 2006 venduto da White Cube per 3,5 milioni £.
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