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Manifesta 8 lancia gli under 30

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Manifesta 8 lancia gli under 30

Manifesta, la biennale europea di arte contemporanea, è il trampolino di lancio per i giovani artisti internazionali. Ne sa qualcosa l'israeliana Keren Cytter, che da Manifesta 7 a Trento ha preso il volo per i maggiori musei del pianeta, dal New Museum di New York al Moderna Museet di Stoccolma. I suoi video costano 15-30mila euro e la sua ultima fatica, «The Hottest Day of the Year» sarà allo stand della sua galleria londinese Pilar Corrias ad Artissima 17. Per Manifesta 8 si va a Murcia e a Cartagena, nel sud della Spagna, per scovare le future star, in mostra fino al 9 gennaio. Nell'ex caserma, a cura di tranzit.org, uno dei tre gruppi curatoriali a cui è affidata la biennale, c'è il messicano Erick Beltràn – da Joan Prats a Bercellona a partire da 10mila euro –, che coinvolge il visitatore in un enigmatico processo di decostruzione di un oggetto e dei suoi significati, con ironici rimandi alla storia dell'arte occidentale. Mentre al palazzo delle poste, nel progetto di Alexandria Contemporary Arts Forum ACAF, si trova l'anglo-giapponese Simon Fujiwara – ad aprile da Giò Marconi a Milano con opere da 3-10mila euro –, che rappresenterà i Paesi Nordici alla prossima Biennale di Venezia. L'artista ha inscenato lo scomodo ritrovamento di un enorme fallo tra le fondamenta di un museo arabo, pretesto per ricordare come la storia sia soggettiva e soggetta a tabù culturali. Dal punto di vista curatoriale, la sezione più radicale è di Chamber of Public Secrets, alias Alfredo Cramerotti e Khaled Ramadan, che indaga come i media filtrano e producono storia al cospetto di un pubblico attivo e consapevole. È qui che, tra le mura della prigione di San Antón, si trova l'unico artista italiano, Danilo Correale, in mostra fino al 22 dicembre da Raucci Santamaria a Napoli con opere da 7-15mila euro. Nel suo lavoro, coprodotto dalla Fondazione Furla, è il cromakey – lo schermo usato nelle produzioni cinematografiche per le fiction – il terreno vergine per costruire nuove narrative. Non mancano artisti inediti nella sezione di CPS, dal pittore cieco Esref Amargan agli ospiti del penitenziario di Murcia del programma di reintegrazione della città.
Un invito a ripensare i confini tra arte e società? Certo è che Manifesta 8 mostra un'attenzione speciale al territorio della comunità autonoma di Murcia, che in controtendenza rispetto ai tagli del ministero della cultura spagnolo, ha offerto alla biennale itinerante un budget di 3 milioni di euro, il doppio del bilancio annuale per i suoi musei, cui si sono aggiunti 350mila euro di grants e sponsor tecnici quali Ikea. Scopo dichiarato: accelerare il processo di riconoscimento internazionale degli spazi artistici locali, come il Centro Párraga, devoto alla performance, e la Conservera, una cattedrale nel deserto a 30 km da Murcia, che presenta artisti inediti al panorama espositivo spagnolo. Il prossimo è Francesco Vezzoli.
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