ArtEconomy24

Scatto di carriera con il Premio Furla

  • Abbonati
  • Accedi
In Primo Piano

Scatto di carriera con il Premio Furla

Vince Matteo Rubbi l'ottavo Premio Furla, il primo in Italia dedicato agli artisti emergenti e con giuria internazionale. Proclamato come tradizione durante Arte Fiera a Bologna, Rubbi ha sbaragliato la concorrenza di Rossella Biscotti, Marinella Senatore, Alis-Filliol e Francesco Arena per «il suo acuto senso sperimentale nell'invito rivolto ai passanti a sintonizzarsi sulla ritrasmissione in radio dell'opera "Intolleranza" 1960 di Luigi Nono e per il suo progetto di esplorazione dell'Italia minore tramite la stampa locale», che sarà realizzato con un budget di 20mila € per la mostra alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia a giugno, al ritorno dell'artista – che lavora con lo Studio Guenzani con opere da 1-5mila € – dalla residenza all'Arizona State University Art Museum con budget da 15mila €. L'opera, di proprietà della Fondazione Furla, sarà poi data in comodato d'uso al MAMbo.
Ma cos'è il Premio Furla?
Camaleontico nei suoi 10 anni di esistenza, è stato ideato sulla falsa riga dell'inglese Turner Prize da Chiara Bertola, direttrice della Querini Stampalia e dal 2008 anche dell'Hangar Bicocca di Milano, e ha accolto negli anni istanze e debolezze del sistema Italia.
Gli artisti hanno poca visibilità internazionale? Dal 2003 si tiene ogni due anni solo in corrispondenza della Biennale Arti Visive, e dal 2007 gli artisti non sono più giudicati sulla base del portfolio, ma visitati nel loro studio dai curatori, che dal 2009 viaggiano in coppia, uno italiano e uno straniero. Quest'anno si è aggiunta la partnership con Carisbo, che ha prestato le stanze appena restaurate di Palazzo Pepoli nel cuore di Bologna per la mostra dei finalisti, visitabile fino a domani, con lo scopo di abbassare il target di fruizione delle proprie iniziative culturali. «Il passo successivo è valorizzare gli artisti con un programma espositivo più esteso» racconta la presidente Giovanna Furlanetto, che ha ricevuto da Carisbo uno spazio permanente di 180 metri quadrati sempre a Palazzo Pepoli, è in contatto con l'Ambasciatore Italiano a Mosca per realizzare una mostra retrospettiva del Premio Furla e progetta collaborazioni espositive con istituzioni come la Fondazione Cartier di Parigi.
Un'apertura necessaria perché: «Il premio garantisce, ad oggi, uno scatto di carriera, certo circoscritto al territorio italiano, attraverso l'invito pressoché automatico ad una serie di mostre» nota Marco Altavilla di T293, che lavora con Alberto Tadiello (classe 1983; disegni da 2mila € e installazioni fino a 35mila) premiato nel 2009. Ma poi «il sistema museale italiano non è strutturato per offrire agli artisti emergenti mostre importanti, al più riesce a dedicare una project room» aggiunge Francesca Pennone di Pinksummer, galleria del premiato 2007 Luca Trevisani (1979; disegni da 2mila €, installazioni e sculture da 20mila). Ma soprattutto, l'importante è partecipare al Premio Furla, e così anche le quotazioni delle opere degli artisti si rivalutano sì, ma lentamente e solo del 5-10% per i lavori più significativi e costosi in termini di produzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata