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Londra, per Impressionisti e moderni prezzi sani

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Londra, per Impressionisti e moderni prezzi sani

  • –di Giovanni Gasparini

Cinque opere di qualità fanno la differenza nell'asta "Impressionist and modern" tenutasi da Sotheby's a Londra la sera dell'8 febbraio.
Un catalogo ridotto di 42 opere, di cui 10 invendute, ha portato un totale (con commissioni) di 68,8 milioni di sterline (entro le stime pre-asta di 55,6-79,2 milioni di sterline): meno di metà del risultato del febbraio 2010, ottenuto grazie a tre lotti eccezionali (Giacometti, Klimt e Cezanne), ma oltre il doppio dei 32,5 milioni di sterline dell'annus horribilis 2009. Il risultato si situa attorno ai valori del 2006-2007, consolidando una ripresa del mercato senza giungere ai picchi del periodo di massima speculazione: tutto sommato un segnale incoraggiante di un mercato sano e non sovrastimato.
Selezione è la parola d'ordine: il 76% venduto per lotto si trasforma in un 84,5% per valore: Philip Hook, il più senior degli esperti di Sotheby's, ha confermato la presenza di un "allargamento della forbice in favore delle opere-trofeo".
A guidare la lista dei "magnifici cinque" lotti, un dipinto di Picasso di dimensioni tutto sommato contenute, "La Lecture", rappresentate una delle numerose donne del maestro spagnolo, passato di mano per 25,2 milioni £ (con commissioni), oltre di doppio della stima più bassa, ad un anonimo acquirente al telefono dopo una prolungata battaglia di rilanci, superando la galleria Nahmad di New York. La tela era in ogni caso garantita da una offerta irrevocabile, un sistema di garanzie da parte terza attualmente usato dalle case d'asta per rassicurare clienti ansiosi senza assumere però rischi diretti.
Lo stesso dipinto era comparso sul mercato nel 1996, offerto per 6-8 milioni di dollari da Christie's e rimasto invenduto: una rivalutazione piuttosto consistente.
Dei sette Picasso proposti, due son rimasti invenduti (fra cui un olio su carta decisamente sovrastimato, lotto 12 e 21), mentre una composizione a colori cupi rappresentate il tema ricorrente del pittore e la sua modella (lotto 32) ha svegliato una sala annoiata (oramai le contese avvengono quasi solo al telefono), provocando una serie di rilanci fra tre contendenti fra cui l'acquirente finale Acquavella di New York, fino a raggiungere 2 milioni di £ (con commisioni), oltre tre volte la stima bassa.
Ottimi rislutati anche per un piccolo olio di Feininger, a cavallo fra cubismo ed espressionismo, aggiudicato per £ 3,2 milioni (oltre tre volte la stima più bassa) e per Magritte, con un iconico lavoro rappresentante l'uomo con bombetta venduto per 2,5 milioni £, oltre il doppio della stima più alta e nuovo record per un'opera su carta dell'artista belga, raddoppiando il record ottenuto il febbraio scorso da Christie's a Londra: un prezzo identico a quello raggiunto del lotto successivo, un suo dipinto ad olio di dimensioni maggiori, ma forse dal soggetto leggermente meno riconoscibile.
Delle sei opere surrealiste proposte, di cui cinque di Magritte, due son rimaste al venditore (entrambi lavori su carta, lotti 27-29) e tre hanno raggiunto risultati non entusiasmanti entro la stima.
La seconda opera per importanza proposta, un grande bronzo di Marino Marini rappresentante "L'Idea del Cavaliere", anche questo garantito, ha venduto per 4,2 milioni £ dopo un solo rilancio; il misterioso compratore telefonico, lieto di aver risparmiato qualche centinaio di migliaia di sterline grazie all'assenza di competitori, si è concesso anche l'acquisto di un Picasso (nuovamente con un unico rilancio), un grande olio rappresentante un nudo molto esplicito (lotto 23), al prezzo "di saldo" di 2,3 milioni, al di sotto della stima più bassa nonostante il peso delle commissioni.
Per l'arte italiana si nota invece il nuovo record per un Morandi, con una sua natura morta venduta per quasi 1,4 milioni £ (con commissioni).
Vittima invece della selezione del mercato entrambe le opere di Alberto Giacometti proposte, un olio e un busto rappresentanti il fratello Diego, rimaste invendute forse anche a causa delle stime non propriamente popolari (dai 3 ai 5 milioni di sterline, con riserve presunte di 2,7 e 3,2 milioni £ rispettivamente). Una bella differenza rispetto all'anno precedente, quando l'iconica statua dell'artista svizzero raggiungeva il record di 65 milioni di sterline; ma allora si trattava di un'opera difficilmente reperibile sul mercato, la classica opportunità unica, mentre opere simili a quella proposte sono più comuni.
Rimasto al palo anche un caratteristico Renoir (stima 2-3 milioni), mentre un Monet quasi pre-impressionista passava di mano a 3,4 milioni £, sotto la stima più bassa, dopo un solo rilancio.
Tre le sculture vendute entro la stima, quelle di Maillol, Marini e Moore, oltre al bronzo invenduto di Giacometti.
Il 10 febbraio Sotheby's mette all'incanto una collezione d'arte moderna e contemporanea che presenta ulteriori opere del settore, fra cui un importante Dalì, un Modigliani, due Giacometti (una scultura) e diversi Chagall: i risultati di questa asta e dell'asta sera di Christie's del 9 febbraio preciseranno meglio la situazione del mercato.

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