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La contesa e i prezzi si accendono: Christie's conferma la ripresa del contemporaneo

  • –di Giovanni Gasparini

L'asta serale d'arte contemporanea tenuta da Christie's a Londra il 16 febbraio conferma la forte ripresa del mercato, con 58 lotti venduti su 63 (pari al 92%, 98% venduto per valore) per un totale di 61,4 milioni di sterline, ben oltre la stima pre-asta di 35,9-51,8 milioni di £ (i valori finali includono le commissioni, mentre le stime sono al netto della commissioni): quasi la metà dei lotti ha superato le stime pre-asta e il 37% è stato aggiudicato entro le stime (una volta aggiunte le commissioni), con 16 opere oltre il milione di sterline: risultati in linea coi valori pre-crisi del 2008, grazie ad una clientela sempre più internazionale, proveniente da oltre 20 paesi. Nonostante la crescente internazionalizzazione del mercato, il 51% dei lotti è andato a clienti europei e il 40% al mercato americano, con una forte presenza in sala di galleristi fra cui un attivissimo Larry Gagosian, protagonista di diverse contese in una sala gremita ed attiva, pronta a vincere la gara anche contro i misteriosi clienti al telefono.
Nonostante la presenza ridotta con solo tre opere offerte, Andy Warhol guida la lista dei migliori risultati con un autoritratto rosso e bianco del 1967, parte di una serie di 10 tele quadrate di quasi due metri, alcune conservate in musei, conteso anche dal mega-collezionista Mugrabi ma infine aggiudicato a Gagosian per 10,8 milioni di sterline, il doppio della stima alta. Le altre due opere di Warhol (lotti 13 e 45) hanno raggiunto o superato la stima alta.
Ma la sorpresa della serata è stata una grande tela "stile Pop" di Martial Raysse (b. 1936), "L'année dernière à Capri (titre exotique)" del 1962, comprata dal gallerista Chris Eykyn in sala per quasi 4,1 milioni di £ dopo una serrata contesa fra almeno sei offerenti, polverizzando la stima di 1-1,5 milioni di £ e il precedente record di 1,2 milioni di £ del luglio 2008, divenendo anche il prezzo più alto per un artista vivente francese, superando Pierre Soulages.
Secondo Francis Outred, direttore internazionale per l'arte contemporanea di Christie's, le opere di Raysse sono "rare e difficilmente arrivano sul mercato" e l'artista francese deve essere considerato nel suo ambito storico quale "precursore della Pop Art".
Non è solo l'arte francese a stabilire record: l'asta ha portato nuovi successi personali per i "giovani" pittori inglesi Jenny Saville con una grande tela figurativa "Branded" venduta per 1,5 milioni di £ (stima 700-1 milione di £) e contesa anche da Gagosian, e Ged Quinn con "Gone to Yours", un paesaggio del 2005 venduto per 193.250 £, oltre tre volte la stima alta; il record precedente era stato stabilito pochi mesi fa durante la settimana di Frieze ad ottobre 2010 a Londra, segno di una forte domanda.
Nuovo record anche per lo spagnolo Marcel Barcelo, per la prima volta oltre il milione di sterline con la tela "Tres equis"del 1990, venduta a 1,3 milioni di £, oltre due volte la stima alta, e per l'americano Wade Guyton con "Yellow U" del 2005, aggiudicato a 187.250 £ da una stima di 50-70mila, superando il prezzo stabilito appena tre mesi prima nel novembre 2010 da Phillips de Pury a New York.
Ma la seconda sorpresa della serata è donna e viene dal Brasile: Adriana Varejão ha raggiunto 1,1 milioni di £ (da una stima di 200-300mila £) con "Parede com Incisões a la Fontana II", una grande tela reticolata di oltre due metri attraversata da otto tagli irregolari alla maniera dell'artista italo-argentino, eseguita nel 2001, stabilendo non solo il record personale per l'artista ma anche il record per un artista brasiliano vivente, grazie all'internazionalizzazione del mercato, comprovata dal precedente record ottenuto da Christie's New York nel novembre 2010.
Prezzi non lontani da quelli spuntati dal mercato del "vero" Lucio Fontana, la cui quattro opere tutte vendute guidano una buona performance dell'arte italiana, con due "Concetto spaziale" di grandi dimensioni, ciascuno con un singolo taglio, aggiudicati oltre 2 milioni di £, di cui il più caro a fondo oro del 1961 per 2,7 milioni di £ e il secondo a fondo bianco per 2,3 milioni di £, ben oltre la stima di 1-1,5 milioni di £; buoni risultati anche per un "Achrome" di Piero Manzoni, passato di mano per 2,2 milioni di £, e Giovanni Anselmo con un'opera tridimensionale "Trecento Milioni di anni" venduta a 169.250 £, oltre la stima di 80-120mila £.
Non particolarmente brillante il mercato di Alighiero Boetti, i cui prezzi rimangono stabili ma a livelli piuttosto elevati, con una "Mappa" venduta a 850mila £ (entro la stima) e un "Tutto" a 277.250 £, dopo un solo rilancio e sotto la stima bassa di 300mila £.
Il terzo prezzo della serata è stato raggiunto da Gerhard Richter con "Abstraktes Bild", conteso fino a raggiungere 3,2 milioni di £, oltre il doppio della stima alta; un altro suo dipinto del 1969, "Townscape", ha scatenato una serie di rilanci fino a sfiorare un milione di sterline, da una stima di 400-600mila £.
Positiva performance anche per Damien Hirst, con tutti e tre i lotti aggiudicati oltre le prudenti stime pre-asta (lotti 3, 6 e 57), mentre entrambi i lavori di Richard Prince (lotti 38 e 42) sono stati assegnati dopo un solo rilancio al limite della stima più bassa, il secondo grazie all'intervento di Gagosian.
In termini di medium, prevale la pittura; appena quattro le foto proposte, di cui due Cindy Sherman, un "Untitled film still" aggiudicato oltre la stima a 457.250 £ e una foto della serie dei clown comperata da Gagosian appena oltre la stima; il gallerista newyorkese ha ottenuto anche una gigantesca (oltre 4 metri lineari) composizione a toni bianchi di Andreas Gursky con un unico rilancio entro la stima a 937.250 £, mentre "L'ultima cena" di Hiroshi Sugimoto, raffigurazione moderna del capolavoro leonardesco in cinque pannelli per quasi 7 metri di lunghezza, è rimasta invenduta.
Delle nove opere tridimensionali proposte due sono rimaste invendute, una composizione di Munoz (lotto 28) e una di Bharti Kher (lotto 60), mentre quattro hanno superato le stime, fra cui entrambe le sculture di Eduardo Chillida (lotti 24 e 25) a conferma di un mercato in crescita, una irriverente figura dei fratelli Chapman (il primo lotto, di provenienza della collezione Saatchi) e l'opera di Anselmo (lotto 31), mentre gli orsacchiotti in legno dipinto "Winter Bears" di Jeff Koons sono stati venduti per quasi 3 milioni di £ (entro la stima di 2,5-3,5 milioni) dopo solo due rilanci, di cui il primo di Larry Gagosian, forse in una mossa di protezione del mercato del suo "pupillo". Tratto comune a molte opere la generosa dimensione, una certa tendenza al gigantismo che sembra incontrare l'attuale favore del mercato internazionale in cerca di opere che "reggano la parete" fino a stupire lo spettatore, talora non grazie alla qualità ma alla semplice imponenza fisica.

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