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La gallerista polacca a Berlino

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La gallerista polacca a Berlino

  • –di Silvia Anna Barrilà

Monika Branicka è una gallerista polacca, fondatrice della galleria Zak | Branicka a Berlino che rappresenta artisti polacchi e lavora alla diffusione dell'arte polacca all'estero.

Come è accolta l'arte polacca all'estero?
Da tre anni lavoriamo per la diffusione dell'arte polacca in Germania. Abbiamo riscontrato un grandissimo interesse, ma non sempre c'è una conoscenza approfondita e non è facile reperire materiale. Per questo pubblichiamo ora un libro che esce a fine aprile presso Hatje Cantz dal titolo "POLISH! Contemporary art from Poland" con saggi su 37 artisti polacchi contemporanei.

La Germania è il primo partner economico della Polonia. È così anche sul mercato dell'arte?
Abbiamo molti clienti tedeschi, ma anche tanti dall'Europa del Nord in generale. Soprattutto scandinavi, in parte anche inglesi.

Quali paesi mostrano interesse per l'arte polacca?
L'Austria è un paese importante per l'arte polacca all'estero, o comunque in generale per l'arte dell'Est europeo. Storicamente è la porta tra Europa dell'Est e dell'Ovest e poi c'è una fiera focalizzata sull'arte proveniente da questi paesi, la Viennafair. E poi c'è l'interesse da parte della Scandinavia che suppongo provenga da una simile sensibilità, un po' melanconica, molto attenta ai contenuti più che all'aspetto decorativo.

Quali sono i player più importanti per la diffusione dell'arte polacca all'estero? Ci sono molte gallerie internazionali molto forti sul mercato che rappresentano artisti polacchi pur non avendo personalmente niente a che fare con la Polonia. Per esempio, a Berlino ci sono Johnen Galerie, Nordenhake, Carlier Gebauer e Gebrüder Lehmann, ma pensiamo anche a White Cube che lavora con Miroslaw Balka o a Piotr Uklanski che è rappresentato da Gagosian, Perrotin e Massimo de Carlo.

Da che cosa deriva questa diffusione?
Dal fatto che sono artisti validi. Alla caduta del muro il pubblico internazionale è venuto a contatto con un'arte che era già sviluppata perché abbastanza libera di esprimersi e che finalmente poteva uscire fuori dai confini nazionali.

E gli artisti polacchi sono già rappresentati nei musei e nelle istituzioni estere?Sì. Si veda il K21a Düsseldorf, che ha organizzato mostre di Wilhelm Sasnal e Monika Sosnowska, o la Kunsthalle Basel dov'è direttore il polacco Adam Szymczyk.

Un artista polacco, Artur Zmijewski, sarà curatore della prossima Biennale di Berlino. Sarà un'edizione molto politica. In generale, l'arte dalla Polonia è un'arte politica? Sarà un'edizione molto politica, o comunque attenta ai temi sociali, perché questo è il modo di fare arte di Zmijewski. Ma gli artisti polacchi si occupano di molti altri temi, tra cui l'identità, gli studi di genere, l'interpretazione della storia.

Quali collezioni internazionali sono particolarmente importanti per la presenza di opere di artisti polacchi?
A Vienna c'è la collezione dell'azienda energetica EVN e quella della banca Erste Bank; a New York c'è la collezione Horst, e sempre negli Stati Uniti, a Miami, quella dei Rubell, che contiene opere di Sasnal e altri. A Berlino c'è Erika Hofmann, che ha in collezione Katarzyna Kozyra. In Italia c'è la collezione di Rebecca Russo a Torino che è esclusivamente dedicata al video e contiene anche opere di Agnieszka Polska e Katarzyna Kozyra.

Quali artisti polacchi sono ancora sottovalutati all'estero?
Katarzyna Kozyra è nota ma non abbastanza come meriterebbe (video da 10mila a più di 100mila € dalla stessa Zak | Branicka). Anche Stanisław Dróżdż, artista scomparso nel 2009 che recentemente ha suscitato molto interesse ad Artissima, è ancora sottovalutato. Le sue opere partono dal 4mila €.
Al momento in Polonia c'è un ricambio generazionale che bisogna seguire con attenzione. Ci sono diversi artisti tra i 25 e 30 anni molto promettenti: per esempio Agnieszka Polska, che noi presenteremo all'Art Statements a Basilea (mentre all'Art Unlimited presenteremo Katarzyna Kozyra). Le sue opere (video e fotografie) vanno da 2mila a 15mila €.



Agnieszka Polska
My favourite things, 2010, video, 5:35 min Courtesy Gallery ZAK | BRANICKA

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