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L'arte asiatica accelera la sua corsa ad Hong Kong

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L'arte asiatica accelera la sua corsa ad Hong Kong

  • –di Giovanni Gasparini

Prosegue la lunga settimana d'aste organizzate da Sotheby's a Hong Kong; dopo il successo della Collezione Ullens di arte contemporanea cinese, lunedì 4 aprile si sono tenute ben tre aste distinte dedicate rispettivamente all'arte cinese moderna (XX Secolo), all'arte contemporanea asiatica e all'arte moderna e contemporanea del sud-est asiatico. Tutte e tre le vendite hanno riportato risultati ottimi, con percentuali di venduto per valore superiori al 90%, superando le stime di pre-asta (tutte le stime escludono le commissioni, mentre i risultati le includono e sono approssimati in dollari USA al cambio del giorno).

L'arte cinese conferma il momento di crescita anche per gli autori moderni, con 106 lotti venduti su 119 offerti, pari all'89% di venduto per lotto e 93,6% per valore, per un totale di quasi 236 milioni di dollari di Hong Kong, cioè oltre 30 milioni di $, il doppio della stima pre-asta di 15 milioni di $, con 10 opere oltre il milione di $.
Un dittico di grandi dimensioni del novantenne Chu Teh-chun, "Insiprazione invernale" dipinto alla fine degli anni '80, si è fermato a 3,7 milioni di $, entro la stima pre-asta, risultando l'opera più cara della vendita, seguita da vicino dalla composizione del 1955 di Zao Wou-ki "Pins Landais" che ha raggiunto 3 milioni di $, cinque volte la stima più alta; ben quattro opere dell'anziano pittore (nato nel 1921) hanno superato il milione di $, fra cui un lavoro del 1962 scambiato per 1,8 milioni di $, il doppio della stima massima (lotto 635), una più recente veduta astratta del 1991 (lotto 636) e un nudo del 1953, entrambi venduti a 1 milione di $. Buoni risultati anche per Chen Yifei, artista del dopoguerra morto prematuramente del 2005, con un'opera figurativa "Amicizia" del 2003 passata di mano per 2,2 milioni di $, vicino alla stima più alta, e per il recentemente scomparso Wu Guanzhong il cui paesaggio "Sotto la Grande Muraglia", olio di medie dimensioni, ha duplicato la stima più alta sfiorando 1,7 milioni di $.
Per la scultura, una coppia di figure in bronzo della serie "Taichi" di Ju Ming ha superato le attese raggiungendo 1,4 milioni di $. Tutti i lotti principali sono andati a compratori asiatici, spesso traducendosi in un ritorno in patria di opere sino ad ora conservate in collezioni europee e americane e confermando un trend sempre più forte nel settore.

L'arte del Sud-est asiatico suggella l'espansione del mercato: 128 lotti venduti su 149, per un totale di 13,8 milioni di $ (tre volte la stima massima di 4,6 milioni di $), pari all'86%di venduto per lotto, ma ben il 98% per valore, indice di un mercato interessato alle opere di pregio, fra cui spicca il doppio record per il trentottenne artista filippino Ronald Ventura, che con "Grayground", opera iperrealista a tecnica mista del 2011 contesa da una dozzina di collezionisti, moltiplica per 24 la stima pre-asta e supera il milione di dollari, stabilendo così il nuovo record personale e il prezzo più elevato per un opera d'arte contemporanea dell'area.
Nuovo record personale anche per l'indonesiano Hendra Gunawan con "Snake Dancer" del 1977, opera tarda del maestro deceduto nel 1983, venduta a 2,1 milioni di $, oltre sette volte la stima più alta; ben quattro dei 10 migliori risultati dell'asta sono sue opere (lotti 350-353). Buoni risultati anche per Sudjojono (lotti 338 e 342), le sue opere sono rispettivamente passate di mano a 900mila $ (due volte la stima) e 600mila $ (otto volte la stima).
Sugli scudi anche l'arte contemporanea asiatica in generale, con 133 lotti venduti su 152, per un ricavo di 23,4 milioni di $, oltre la stima massima pre-asta di 19,7 milioni di $, pari all'88% di venduto per lotto e 92,6% per valore.
Un'opera di Li Songsong, il dittico "China Past" del 2006, ha portato il nuovo record per il trentottenne artista a 541.026 $, appena oltre la stima pre-asta, mentre Zhang Xiaogang stabilisce un nuovo primato per la sua serie di opere "Bloodline" con "Big Family", opera figurativa contesa fino a raggiungere 7,3 milioni di $, ben oltre la stima più alta di 5,1 milioni di $.
Questi risultati vanno ad aggiungersi alle opere vendute durante la dispersione della Collezione Ullens il giorno precedente, nel complesso il risultato per il settore è stato di 78,2 milioni di $.
Infine, il 5 aprile è stata battuta l'asta di dipinti cinesi tradizionali, con un solo lotto invenduto sui 308 offerti, per un totale di 648 milioni di dollari di Hong Kong, pari a 83 milioni di $, nuovo record per questo settore, oltre quattro volte la stima più alta di 19,2 milioni di $. Quindici opere hanno superato i 10 milioni di dollari di Hong Kong (1,3 milioni di $), fra cui un rotolo ad inchiostro su carta di Zhang Daqian, "Spring Mountains in Sichuan" del 1953, comperato da un collezionista cinese all'estero per 8,3 milioni di $ (stima a richiesta); altre quattro opere del maestro deceduto nel 1983 hanno superato la soglia dei 10 milioni HKD (lotti 1149, 1372, 1200, 1338), insieme a cinque opere di Fu Baoshi (lotti 1362, 1375, 1198, 1147, 1381).
Largo è stato il predominio di compratori asiatici e cinesi in particolare, per un mercato in chiara espansione all'interno dei confini della madrepatria e fra i cinesi residenti all'estero.
In definitiva, l'arte asiatica e quella cinese, in particolare, si confermano in decisa forte crescita, sia per i maestri tradizionali del secolo scorso che per le nuove leve contemporanee, con prezzi sempre più in linea con quelli spuntati dai principali artisti occidentali, grazie all'aumento della ricchezza nell'area e al sentimento nazionalista che anima alcuni compratori.
Il 7-8 aprile si chiude la settimana di aste di Sotheby's ad Hong Kong con quattro aste di oggetti d'arte e collezioni antiche cinesi che si preannunciano milionarie.

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