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Asta Christie's, successo per gli impressionisti Monet e de Vlaminck

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Asta Christie's, successo per gli impressionisti Monet e de Vlaminck

  • –di Marilena Pirrelli

Le opere di Monet («Les Peupliers»), Picasso («Les femmes d'Alger, version L») e Maurice de Vlaminck («Paysage de banlieue») sono passate di mano per oltre 20 milioni di dollari, comunque entro le stime, ieri sera (4 maggio) a New York nell'asta Impressionisti e Moderni di Christie's che ha aggiudicato lavori per 156 milioni di euro, poco meno della stima minima pre-vendita (162.520.000-232280.000 $) offrendo 57 opere d'arte impressionista e moderna, di cui il 18% è rimasto invenduto.
Il risultato è allineato a quello di martedì sera della rivale Sotheby's (170,5 milioni di $ per 44 lotti venduti su 59 offerti), che ha battuto nella medesima categoria entro la stima minima; intanto la casa d'asta ieri mattina ha totalizzato nel Day Sale 39 milioni con solo il 70% dei lotti venduti.
Da Christie's quasi la metà delle 47 opere aggiudicate (82%) sono andate a ruba da acquirenti europei. «In generale, è stata una serata molto coerente - ha affermato il presidente onorario di Christie's, Christopher Burge, che ha battuto l'asta – questo conferma la linea di un mercato che continua a scegliere opere di qualità: su diversi lotti la gara dei rilanci è stata serrata» ha aggiunto. Alcuni dei bidder hanno giocato con rilanci da 100mila e 500mila su opere di valore superiore a 15 milioni di dollari.
Tra gli highlights dell'incanto il «Paysage de banlieue» di Maurice De Vlaminck acquistato per 20 milioni $ (22.482.500 con le commissioni) da Acquavella Galleries (entro la stima 18-25 milioni di $) dopo una contesa con Guy Bennett. L'opera ha superando abbondantemente il precedente record del 1990 di 10.756.419 $ per «Les pecheurs a nanterre» del 1905-06. Alla stessa cifra è passato di Claude Monet «Les Peupliers» (aggiudicato a 22.482.500 entro la stima di 20-30 milioni), siamo ben lontani però, dal record di «Le bassin aux nymphéas» passato di mano per 80.379.591 $ nel 2008. «Les femmes d'Alger, version L» del 1955 di Picasso ha acceso tra operatori del calibro di Nahmad e Gagosian, la contesa finendo poi per 21.362.500 $, nella stima più bassa tra 20-30 milioni, ad un altro acquirente. Dei cinque lavori del maestro spagnolo offerte in sala, la giovanile opera «Les enfantes et les Jouets» del 1901 è rimasta invenduta, mentre la scultura «Homme au mouton» del 1961 ha superato le previsioni con 7.138.500 $ offerti sulla stima di 4-6 milioni, la galleria di Larry Gagosian è arrivata a offrire fino a 6,3 milioni.
Henri Matisse ha dimostrato una buona performance per «La fenêtre ouverte», che ha superato le stime (8-12 milioni $) salendo fino a 15.762.500 $, mentre non hanno trovato acquirenti la scultura «Nu couché III» valutata 3-4 milioni, e lo studio «Nu couché (étude)». Nuovo record, invece, per Maximilien Luce (1858-1941) con «Notre-Dame de Paris» del 1900 salito fino a 4.226.500, dalla stima tra 2 e 3 milioni, superando il precedente di 2.840.000 $ del 2007 per «La Seine au pont Saint-Michel».
Tra gli invenduti significativi, dei cinque Monet proposti in asta non è passato «Mauves Iris» (1914-17) stimato 15-20 milioni di dollari, di Fernand Leger «Les deux femmes à l'oiseau», di Paul Cezanne «Vue sur l'Estaque» e di Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) «Baigneuse assise, vue de profil (Gabrielle)» valutato 3,5-4,5 milioni.
Le aste continueranno la prossima settimana, quando Sotheby's e Christie's, così come Phillips de Pury, batteranno gli artisti post war e contemporanei.

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