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Schiele, il Leopold Museum vende famoso cityscape di Krumau per pagare il…

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Schiele, il Leopold Museum vende famoso cityscape di Krumau per pagare il ritratto di Wally

  • –di Marilena Pirrelli


Chissà se il dottor Rudolf Leopold, scomparso alla fine dello scorso giugno, avrebbe ceduto: il prossimo 22 giugno Sotheby's Londra batterà «Häuser mit bunter Wäsche, "Vorstadt" II», («Case con bucato colorato (periferia)»), uno dei più straordinari paesaggi di Egon Schiele (1890-1918) mai apparso sul mercato. Il pesaggio è stato consegnato alla casa d'asta dal Leopold Museum di Vienna e verrà proposto all'Impressionist & Modern Art Evening Sale con una stima di 22-30 milioni di sterline (36-50 milioni di dollari). Di recente la grande opera (cm 100,5 x 120,5) era stata esposta a Milano nella mostra a Palazzo Reale «Egon Schiele e il suo tempo».
Il museo viennese pare costretto a questa scelta per saldare gli eredi della gallerista e collezionista ebrea Lea Bondi Jaray nella causa per la restituzione del «Ritratto di Wally». Il ritratto della modella e amante Walburga Neuzil dipinto nel 1912 è finito - dopo la sottrazione indebita nazista - nella collezione Leopold. Gli eredi della gallerista viennese hanno contestato a Leopold il possesso e dopo una lunga causa avviata nel 1998, si è giunti davanti alla corte newyorkese ad una transazione: il museo pagherà come risarcimento 19 milioni di dollari agli eredi della Bondi, pur di conservare il ritratto nella Leopold Foundation. Insomma una tela resta nel museo e un'altra viene sacrificata dell'enorme collezione, oltre 5mila opere, che dagli inizi degli anni '50 il dottor Leopold ha raccolto, talvolta tra luci e ombre, per un valore stimato oggi di 570 milioni di euro.
L'opera in partenza, «Häuser mit Wäsche», è stata dipinta nel 1914 da Schiele all'apice della sua breve carriera, si ispira alla cittadina boema della madre, Krumau, nel sud della Boemia nella quale l'artista e la sua compagna Walburga (Wally) si trasferì nel 1911, per sfuggire a quello che percepivano come l'atmosfera claustrofobica di Vienna.
L'opera ha il grande pregio di non essere mai apparsa sul mercato. Oltre ad essere fra i pochi cityscapes dell'artista, vanta inoltre un'illustre provenienza: donata da Schiele al suo amico e mecenate Heinrich Bolher (1881-1940), Rudolf Leopold (fondatore del Leopold Museum) la acquistò nel 1952 dalla vedova Bolher. Il medico viennese organizzò nel 1955 una mostra di «Arte Moderna austriaca» ad Amsterdam ed Eindhoven e redasse un catalogo dettagliato dell'artista che consacrarono Schiele alla fama internazionale.
Con questa vendita il museo austriaco non si sguarnirà del tutto di paesaggi del maestro dell'espressionismo viennese: «Perché - come spiega Peter Weinhäupl, managing director del Leopold Museum, - il museo ha la fortuna di avere altri otto cityscapes di grande qualità». E del resto, è proprio su un altro olio di un paesaggio del 1915 «Einzelne häuser - Häuser mit Bergen (+ Monk I, fragment, verso)» che si è giocato il record da 22.416.000 dollari (con le commissioni) aggiudicato da Christie's New York nel novembre 2006 nell'Impressionist and Modern Art Evening Sale di New York.
E lo stesso Rudolf Leopold, classe 1925, proprio nel 1952 era partito dal «Krumau Town Crescent of Houses I (The Small City V)» del 1915 per costruire la sua raccolta. Del dipinto che in giugno andrà in asta aveva detto: «Agli occhi di Schiele, il bucato colorato simboleggia una visione ancora innocente della vita dei giovani che da vecchi saranno invece costretti nelle loro dimore claustrofobiche. Quest'idea è suggerita dal carattere ad incastro delle case ed è sottolineata dalla connotazione fisiognomica delle abitazioni sulla destra con le loro 'finestre-occhi'. Proprio dietro le case, si estende una terra desolata. Le cime delle montagne che emergono dalle nubi - forse l'obiettivo simbolico dei desideri dell'uomo - appaiono irraggiungibili».
E proprio la prossima settimana il 19 maggio e fino al 30 giugno si aprirà una grande mostra sull'artista secessionista viennese a Londra in Old Bond Street nella Galleria Richard Nagy. Nagy è considerato oggi il più importante commerciante d'arte di Schiele, dopo Rudolf Leopold e Serge Sabarsky con i quali era in stretti rapporti. Nella mostra «Egon Schiele: Women» si potranno vedere una cinquantina di opere del periodo 1910-1018 (una decina saranno in vendita a partire da 100mila sterline fino a 5 milioni), tra queste ci saranno «Semi Nude in Black Stockings and red garter» del 1913, valore 5 milioni di dollari, «Kneeling Nude in Coloured Dress» del 1911, valore 4 milioni di dollari e «Nude in Violet Stockings» del 1910, valutato tra i 2,3 e i 2,5 milioni di dollari. Nel Regno Unito, che non conta molte opere dell'artista nelle collezioni museali, l'ultima mostra risale al 1989 all'Royal Academy of Art.
L'interesse del mercato per l'arte tedesca ed austriaca del XX secolo è in continua crescita, a conferma di ciò si ricorda il record stabilito da Klimt per un paesaggio battuto da Sotheby's lo scorso anno per 26 milioni di sterline.

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