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Installazioni a gran richiesta

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Installazioni a gran richiesta

ArtEconomy24 con le pagine di approfondimento dà appuntamento a sabato 14 maggio Il Gallery Weekend di Berlino (29 aprile-1 maggio) continua ad entusiasmare il pubblico: l'edizione 2011 ha portato, secondo gli organizzatori, 30mila visitatori in tre giorni, un record di presenze che ha galvanizzato i galleristi. Numerosi anche gli italiani in visita, con il ricevimento inaugurale proprio al l'Ambasciata italiana. Per orientarsi nella massa di mostre ed eventi Ivo Wessel, collezionista e programmatore noto in città, ha realizzato un'application in collaborazione con il curatore Jan Winkelmann.
Rispetto agli anni scorsi le scelte delle gallerie sono state meno sperimentali e molti hanno puntato su artisti già affermati, come Glenn Brown, Chuck Close, Gilbert & George. Contemporary Fine Arts ha sfoderato nuovi lavori di due star della scuderia: Raymond Pettibon, con prezzi da 15mila a 125mila $, e Anselm Reyle, il figliol prodigo che nel 2007 aveva lasciato la galleria, con nuovi lavori e con la sua prima collezione di divani per i quali si è fatto ispirare dal gruppo Memphis (da 45mila a 190mila euro). Molte gallerie hanno dimostrato una certa audacia presentando installazioni di grandi dimensioni realizzate per l'occasione. È il caso di Barbara Thumm che ha esposto una scultura fatta con un'ala di un aereo di Fiona Banner accanto ai disegni dell'artista. Ha venduto lavori di piccole dimensioni ed è in trattativa con un'istituzione per l'ala (132.400 euro Iva inclusa).
Protagonista assente del weekend è stato Ai Weiwei, l'artista cinese arrestato a Pechino il 3 aprile, di cui si sono perse le tracce. Neugerriemschneider gli ha dedicato una mostra molto apprezzata e visitata anche dal ministro Westerwelle e dal sindaco Wowereit, in cui ha ricostruito la sua ultima installazione secondo i piani da lui lasciati. L'installazione comprende le opere «Tree», due alberi formati con pezzi di legno secchi recuperati nelle regioni montane del sud della Cina, e «Rock», rocce in porcellana bianca decorate nella città di Jingdezhen: un lavoro poetico che invita alla meditazione. Le opere si vendono separatamente ma la galleria non rilascia informazioni su prezzi e vendite. Il suo risultato più recente all'asta è del febbraio di quest'anno: 349mila £ per una scultura fatta di 100 kg di semi di girasole che riprende la sua grande installazione «Sunflower Seeds» alla Tate, chiusa lunedì scorso.
L'atteggiamento riluttante a parlare di mercato è condiviso da molte gallerie, ma in generale tutti sono detti soddisfatti degli affari. Molto contento è rimasto Buchmann che ha presentato le ultime sculture di Tony Cragg e venduto opere da 15mila a 200mila euro.
Anche Zak Branicka ha scelto un artista noto: Roman Opalka, venuto di persona a inaugurare la mostra per il suo 80° compleanno. «Nel caso di Opalka ci sono sempre più richieste che lavori disponibili» dice Monika Branicka: «Alcune opere sono già vendute». Il mercato dell'artista ha avuto un picco nel 2010 con la vendita di due trittici, uno da Christie's per 803mila £, e l'altro da Sotheby's per 713mila £. I passaggi in asta sono già stati 97. La galleria ha esposto una tela della fine degli '70 della famosa serie dei numeri (l'artista non data i lavori) e otto autoscatti installati secondo la presentazione concepita da Jean Nouvel nel 2002.
Tra i più giovani la protagonista è stata la svedese Nina Canell (1979) con ben due personali, da Konrad Fischer e da Wien / Lukatsch. «Il Gallery Weekend quest'anno è stato un successo totale – dice Daniel Marzona dalla galleria Konrad Fischer – sia come visitatori, che come vendite». Le opere vanno da 10mila a 22mila euro.
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