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Luci e ombre per gli impressionisti a New York

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Luci e ombre per gli impressionisti a New York

  • –di Marilena Pirrelli e Giovanni Gasparini

Le aste di Impressionist & Modern a New York dal 3 al 5 maggio, test importante per il mercato, hanno dato un segnale di riflessione con fatturati superiori solo a quelli registrati nel maggio 2009, in piena crisi (tabella).
I 326 milioni di $ realizzati nelle due principali aste serali sono ben lontani dal record del novembre 2007 di 730 milioni e dall'oltre mezzo miliardo di dollari del maggio 2007 e 2008, in linea invece coi valori di pre-boom del 2005 e maggio 2006. Le percentuali di venduto si assestano sul valore storico di 75-80%, a conferma di un mercato attento alla qualità dell'offerta e quindi meno attratto dalle bolle speculative.
I collezionisti e gli operatori si sono fatti più selettivi e attenti ai prezzi e alcuni valori di stima sono risultati ancora troppo alti per alcuni artisti.
Nel complesso Sotheby's ha mosso un volume tra Evening Sale (170.478.000 $) e Day Sale (38.982.225 $) di 209.460.225 $, mentre Christie's nelle tre aste impressioniste Evening (155.995.500), Day Sale (19.786.075 $) e Works on paper (13.737.950 $) ha totalizzato 189.519.525 $.
L'Evening Sale di Sotheby's ha venduto il 74,6% dei 59 lotti offerti, con 37 scambiati sopra al milione di $, e 84,8% per valore.
Mentre da Christie's delle 57 opere offerte, 47 (82%) hanno trovato un acquirente (uno su due europeo). Alcuni dei bidder hanno giocato con rilanci da 100mila e 500mila su opere di valore superiore a 15 milioni di dollari.

Sommersi e salvati
Chi ha superato la crisi e chi, invece, ha segnato il passo? Picasso è come d'abitudine risultato l'artista con il maggior numero di lotti offerti: "Les femmes d'Alger, version L», una delle 15 versioni dipinte da Picasso nel 1955, ha acceso al Rockefeller Plaza la contesa tra galleristi del calibro di Nahmad e Gagosian, per finire la sua corsa a 21.362.500 $, nella stima più bassa tra 20-30 milioni, ad un altro acquirente. Dei cinque lavori del maestro spagnolo offerti da Christie's, la giovanile opera «Les enfantes et les Jouets» del 1901 è rimasta invenduta.
Il maestro spagnolo ha tenuto banco anche da Sotheby's la sera prima con "Lisant Femmes (Deux personnages)", il ritratto dell'amante Maria Thérése Walter, dipinto nel 1934, acquistato da un signore asiatico per 21,4 milioni dalla stima di 25-35 milioni.
Fra gli impressionisti, spicca un'offerta significativa di lavori di Claude Monet, fra cui «Les Peupliers» (aggiudicato a 22.482.500 entro la stima di 20-30 milioni), triplicando il prezzo raggiunto dalla stessa opera nel novembre 2000 (7 milioni di $), mentre il secondo importante Monet offerto da Christie's, una grande tela "Iris mauves" del periodo di Giverny (1914-17) non ha trovato un compratore, fermandosi alla riserva presunta di 12,5 milioni di $ contro una stima di 15-20 milioni.

Avanguardie
Buoni risultati anche per le avanguardie di primo Novecento, con il vivace quadro fauvista «Paysage de banlieue» di Maurice De Vlaminck, acquistato per 20 milioni $ (22.482.500 $ con le commissioni) da Acquavella Galleries (entro la stima di 18-25 milioni di $), e l'espressionista "Frau Mit Grünem Fächer" (Woman with a Green Fan), del 1912 di Alexej von Jawlensky, battuto per 11,3 milioni, entro le stime (8-12 milioni $) da Sotheby's.
Ottimo risultato, per certi versi sorprendente data la qualità non eccelsa dell'opera, anche per un lavoro apparentemente incompleto di Matisse, un disegno ad olio e matita del 1911 "La fenetre ouverte", aggiudicato a 15,8 milioni di $, ben oltre la stima di 8-12 milioni.
Nuovo record per un lavoro divisionista di Maximilien Luce, rappresentante "Notre-Dame da Paris"; una delle diverse versioni dipinte nel 1900, grazie all'armonia della composizione e la riconoscibilità del soggetto, ha raggiunto 4,2 milioni di $, ben oltre la stima di 2-3 milioni, ma soprattutto superando il precedente record di 2,8 milioni di $ ottenuto nel 2007 per un'opera dello stesso periodo.

L'ottimo risultato delle opere surrealiste proposte da Christie's, con cinque lotti su sei aggiudicati entro o oltre le stime, conferma il trend positivo emerso da Sotheby's la sera precedente, nonché dalle aste di febbraio a Londra.
Unica parziale eccezione De Chirico, il cui lavoro metafisico ispirato al mondo dei miti classici, "Ettore e Andromaca", dipinto fra il 1918 e il 1923, si è fermato a 4,8 milioni di $, sotto la stima bassa di 5 milioni. Simile risultato anche per l'altra opera di un italiano (emigrato a Parigi) offerta, un grande quadro figurativo di oltre 2 metri di Giovanni Boldini, "Ritratto di Madame Eugene Doyen" del 1910, opera della Belle Epoque con richiami a Sargent, passato di mano a 1,5 milioni di $ (senza commissioni) da una stima di 2-3 milioni di $.

La scultura
Interessante l'offerta di scultura, con risultati di tutto rispetto come quello raggiunto dalla scultura lignea di Paul Gauguin "Jeune Tahitienne" del 1893, aggiudicata da Sotheby's per 10 milioni di $ (senza commissioni). Tra le opere a spiazzare le previsioni, la filiforme scultura "Femme debout" di Alberto Giacometti conquistata per 7,3 milioni (stima 2-3 milioni) e la scultura di Picasso «Homme au mouton», lavoro unico del 1961, che ha superato le previsioni con 7.138.500 $ offerti sulla stima di 4-6 milioni.

Invenduti
Fatica, invece, il mercato di Bonnard, dopo il record ottenuto a febbraio scorso: delle due opere offerte da Christie's, una è rimasta invenduta (lotto 42) e l'altra (lotto 22) ha raggiunto a fatica la stima bassa di 6 milioni di $.
Simile risultato per Renoir, con un lavoro aggiudicato ben al di sotto della stima (lotto 15) e il secondo, «Baigneuse assise, vue de profil (Gabrielle)» valutato 3,5-4,5 milioni, rimasto invenduto.
Altri invenduti significativi, «Les deux femmes à l'oiseau» di Fernand Leger, di «Vue sur l'Estaque» di Paul Cezanne.
Il motivo risiede probabilmente nella selettività del mercato davanti a un'offerta relativamente ampia di opere degli artisti.


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