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Nell'hotel museo si fa networking

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Nell'hotel museo si fa networking

Tra le montagne dell'Engadina, in un albergo a 1.800 metri di altezza, il collezionista e artista svizzero Ruedi Bechtler ha raccolto una collezione d'arte contemporanea che espone nei locali dell'hotel e nella zona circostante. «I miei genitori erano collezionisti per cui sono entrato presto in questo mondo» racconta Bechtler. «Mi piace scoprire nuovi artisti e comprare opere interessanti a poco. Li colleziono finché i loro prezzi non diventano troppo alti».
Tra gli svizzeri in collezione ci sono Pipilotti Rist, Roman Signer, Fischli&Weiss e Mai-Thu Perret. «Negli ultimi anni l'arte svizzera ha acquisito grande significato a livello internazionale» continua Bechtler. «Artisti come Fischli&Weiss, Roman Signer e Pipilotti Rist sono delle star». Accanto a loro ci sono noti nomi stranieri: Carsten Höller, Simon Starling e Martin Kippenberger. Tra i giovani Ruedi Bechtler apprezza le tedesche Adele Röder e Kerstin Brätsch, che sarà alla prossima Biennale, rappresentata da BaliceHertling e in futuro anche da Gavin Brown e Giò Marconi, quota sui 20mila €. Compro anche lo svizzero Tobias Madison: da Karma International a Zurigo le opere vanno da 2.400 a 20mila franchi.
L'Hotel Castell – questo il nome – è stato costruito nel 1912 a Zuoz. Bechtler ne è azionista di maggioranza dal 1996; i galleristi Manuela e Iwan Wirth sono co-azionisti. Nel restauro sono intervenuti artisti e architetti famosi: Pipilotti Rist ha progettato il "bar rosso"; l'architetto olandese Ben Van Berkel ha costruito l'hamam in cui è appeso l'ironico neon di David Shrigley «It's freezing here». Grazie alla Walter A. Bechtler Stiftung, la fondazione di famiglia dedicata all'arte in luogo pubblico, sono state installate nella zona opere quali «Felsenbad», una terrazza del giapponese Tadashi Kawamata, e «Skyspace Piz Uter» di James Turrell, un osservatorio commissionato all'artista californiano nel 2004 e costato 1 milione di franchi. Dal 2006 Bechtler organizza ogni anno i «Collectors Days» (prossima edizione dal 16 al 18 settembre). La parola d'ordine qui è networking: «Insieme al curatore Daniel Baumann preparo un programma e invito collezionisti, galleristi ed esperti di case d'asta a discutere d'arte. Chiunque sia interessato è benvenuto». Il costo? Ottocentotto franchi a persona in una doppia.
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