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Un mix tra affermati ed emergenti

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Un mix tra affermati ed emergenti

Eva Presenhuber, fondatrice e direttrice dell'omonima galleria di Zurigo, ha inaugurato ad aprile un nuovo spazio espositivo, con una mostra dedicata all'artista austriaco Franz West, Leone d'oro alla carriera alla prossima Biennale di Venezia. La nuova sede si trova nello storico Diagonal building, situato in un'area urbana disegnata dagli architetti Annette Gigon and Mike Guyer.
Come ha deciso di diventare gallerista?
Nel 1989, dopo due anni presso la Grita Insam Gallery, ho aperto Walcheturm, uno spazio no profit. Durante gli studi a Vienna avevo conosciuto Ugo Rondinone, Franz West, Gerwald Rockenschaub e altri artisti con i quali ancora oggi lavoro. La Svizzera a differenza dell'ambiente austriaco da cui provenivo, aveva importanti istituzioni e collezionisti e a quel tempo a Zurigo c'erano poche gallerie dedicate al contemporaneo e ai giovani artisti. Nel 2002 ho fondato l'attuale galleria, dopo una partnership di quattro anni con Iwan Wirth, per la galleria Hauser + Wirth + Presenhuber.
Quali sono i suoi artisti con i più alti incrementi di mercato?
Urs Fischer, Ugo Rondinone, Peter Fischli and David Weiss, perché il loro lavoro ha convinto le figure più rilevanti nel sistema dell'arte, grazie ad un qualità raffinata e un approccio artistico serio e professionale. Le quotazioni delle instalazioni di Rondinone variano da 25mila a 500mila $.
E tra gli artisti emergenti quali artisti consiglierebbe con più alto margine di crescita?
Suggerirei Valentin Carron, Oscar Tuazon, Trisha Donnelly e Amy Granat, tutti nati a metà degli anni 70, perché hanno all'attivo mostre in musei rinomati e credo avranno successo.
Quali sono le sue strategie per promuoverli?
Per un artista è basilare la fiducia, la credibilità basata sulle relazioni con collezionisti e curatori emblematici. La mia prossima mostra, in concomitanza con Art Basel, sarà un progetto site specific di sculture e oggetti che coinvolgerà 27 artisti della galleria, provenienti da quattro generazioni differenti: artisti più noti a confronto con altri emergenti. In 22 anni di attività ho sempre lavorato con gli artisti svizzeri più importanti di tutte le generazioni, creando le condizioni per andare oltre i confini nazionali.
Alla prossima Biennale di Venezia saranno presenti molti suoi artisti: collaborerà alla promozione di alcuni loro lavori?
È un grande onore per me essere parte della 54ª Biennale di Venezia con sei dei miei artisti: Trisha Donnelly, Urs Fischer, Peter Fischli & David Weiss, Franz West, il pittore americano Josh Smith (1976) quotato in asta da 12mila a 34mila $ e Steven Shearer (1968). A quest'ultimo, che rappresento dal 2000, è stato affidato il Padiglione canadese. Il range di prezzo di Steven Shearer varia da 15mila euro per i lavori su carta a 75mila per grandi quadri.
Crede che la partecipazione di un artista alla Biennale di Venezia possa influenzare le quotazioni?
La partecipazione non incrementa direttamente i prezzi delle opere, ma può essere un ottimo volano per fare emergere i giovanni artisti, come è stato anni fa per l'americano Doug Aitken, classe 1968, con il suo lavoro «Electric Earth». Mentre Jean-Frèdéric Schnyder, classe 1945, ha ottenuto il riconoscimento internazionale dopo la sua partecipazione alla Biennale del 1993.
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